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Alveare. “Ciao, sono un albero. Anni fa ero molto riservato”. La rubrica di Rino Negrogno

La Redazione
Albero di Natale
Ma non vi invidio affatto, cari alberi che scintillate nei post di Facebook, e fate a gara, quasi senza darlo a vedere, per chi sia il più bello ed elegante, non vi invidio affatto.
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Ciao, io sono un albero di Natale, tanti anni fa ero molto riservato, quando non esistevano i social intendo, e dovevo attendere trepidante l’arrivo dei parenti che si scambiavano gli auguri per mettermi un po’ in mostra. Non temevo rivali, anche se non ero così elegante come siete voi, colleghi di ora, non ero tutto dorato o tutto rosso, non ero tutto ordinato e con i colori intonati, avevo tante palle colorate a caso, alcune scolorite e a qualcuna mancava persino il gancio per appendersi al ramo ed era legata con un filo di cotone, e avevo solo una fila di luci perché se si fulminava una lampadina della serie, si spegnevano tutte le altre. Ma non temevo rivali, aspettavo i parenti, anche se quasi sempre finiva che si andava a cena tutti a casa del nonno e l’unico albero che poteva vantarsi di essere il più bello era proprio quello del nonno.

Ma non vi invidio affatto, cari alberi che scintillate nei post di Facebook, e fate a gara, quasi senza darlo a vedere, per chi sia il più bello ed elegante, non vi invidio affatto.

A me preferivano sempre quello del nonno, ma lo sapevo sin dall’inizio, anche se quello del nonno aveva solo 3 palline gialle, 2 rosse e una verde, anche se il nonno, al posto delle palline, aveva appeso ai rami, quei contenitori che contengono le sorprese di quelle famose uova di cioccolato, e con le scatole della Cristallina aveva costruito le case del presepio.

Ma lo sapevo già che sarebbe stato il più bello la notte di Natale, perché comunque erano tutti lì.

Ora invece, ogni anno la solita storia, non siete più una questione di famiglia, non una gara tra voi e quello del nonno che vince sempre, siete bellissimi, ma senza espressione, e non so se mi state più sui coglioni voi, colleghi alberi che spuntate su Facebook, o quelli che ogni volta, ogni anno, dicono sempre: ma gli alberi di Natale su Facebook…

Alveare 2017

1 Ernesto Che Guevara – 2 Al capezzale dei vecchi – 3 La visita medica – 4 Il sindaco è come il pesce – 5 L’incidente dell’ambulanza – 6 Le nonne che giocavano a tombola – 7 Vi racconto il mio primo appuntamento al buio con una donna – 8 Barresi-Bottaro: che brutta storia – 9 Lei è un medico? Una donna? – 10 Quello strano fascista di Pinuccio Tarantini – 11 Rossella è andata via da Trani – 12 Disabili vs. normodotati. Volete sapere chi ha vinto? – 13 Ciao Ivan, compagno di liceo – 14 Lettera di Gesù Bambino – 15 Non sparate a Capodanno

Alveare 2018

1 Il problema etico di Giuseppe Tarantini – 2 Il Pronto Soccorso – 3 Il corte di Acca Larentia – 4 La razza del mio cane – 5 Alfredo Albanese – 6 Quale giorno della memoria? – 7 Sai già a chi votare? – 8 Caro Michele – 9 Sanremo senza Facebook – 10 Una campagna elettorale monotona – 11 Cara, brumosa, desolata periferia – 12 La favola di Sfortunina – 13 Gli occhi di Marilena – 14 Il furto al centro trasfusionale – 15 Attaccatevi al tram – 16 Nicola, novantasei anni. Colto da malore – 17 La stiratrice Isoardi – 18 Violenza contro anziani e lavoro sottopagato delle badanti – 19 Così festeggiate la Liberazione? – 20 Io non mi sento italiano, ma per fortuna o purtroppo lo sono – 21 Don Dino, il sacerdote di quartiere – 22 L’arrivo di Emiliano – 23 Un vaccino per la solidarietà – 24 L’uomo nudo con le mani in tasca – 25 Doppio senso di marcia sul lungomare – 26 Ma siamo uomini o caporali? – 27 Cronaca di una serata di anormalità – 28 Il passaggio a livello è chiuso – 29 Gli zingari mettono sempre d’accordo tutti – 30 Papà, e se ti infilza? – 31 Il razzismo ve lo spiego con la mitologia – 32 Tra qualche giorno nei porti approderanno i Santi – 33 La pistola ad aria compressa – 34 Il razzismo è vita e i preti tutti pedofili 35 – Il pomodoro e il sangue – 36 Non essere stupido – 37 Le polpette avvelenate di ignoranza – 38 Finalmente potrò andare a messa la domenica – 39 Ho commesso atti impuri – 40 Cara Cecilia di Lernia – 41 Aggredito il 118 – 42 L’ignoranza allontana, l’arte avvicina – 43 Chi sono io per giudicare? – 44 Il sindaco di Riace, la sindaca di Lodi e la sorella di Cucchi – 45 I soccorritori della Misericordia di Andria – 46 Ascoltiamo i bambini – 46 Nicola Landriscina, i suoi primi 40 anni – 47 A proposito di Silvia Romano che se l’è cercata – 48 Il carabiniere, Felice Di Lernia, Amedeo Bottaro e Stefano Cucchi – 49 Ehy tipa, vieni in camera con me! Portati un’amica – 50 La medicina narrativa di Maurizio Turturro e Guevara – 51 Ho finito il presepe

Alveare 2019

1 Sono felice anch’io – 2 Cesare Battisti – 3 Mi dispiace per il magistrato arrestato – 4 Francesco non era morto – 5 Il Giorno della Memoria. E gli altri morti? I morti vostri 6 Scendi il cane? Bazzecole, a noi non c’interessa dell’Accademia della Crusca 7 Nunzio aveva scritto un libro – 8 Il filosofo Simeone – 9 Il girone dei dannati – 10 Buona festa per cosa – 11 Non serve combattere il razzismo – 12 Le mani di mia sorella – 13 La poesia e il cibo di Verrigni
– 14 La balestra – 15 Il parcheggio dell’ospedale – 16 Perdonatemi e permettetemi un po’ di autocelebrazione – 17 Salvini, pochi libri – 18 La capocciata – 19 La pizza del futuro è cotta al sangue – 20 La sindachite – 21 “Pescaria, Salto dell’acciuga, tavoli di plastica sulla spiaggia libera e Ceralacca” – 22 Stanco delle nostre discussioni da bar su Carola ho interpellato il professore – 23 I biscegliesi sono preoccupati per l’ospedale – 24 L’albero segato – 25 L’ambulanza per Tomasicchio – 26 Perchè non piace la festa dei popoli? – 27 Samara e la noia. Anche a Trani – 28 La salsa – 29 Non insegnate ai bambini – 30 Un caffè per la vita – 31 L’aiuto al suicidio – 32 Greta Thunberg – 33 Sasso su ambulanza. Il sonno della ragione – 34 I poliziotti uccisi – 35 La grattugia – 36 Dolcetto o scherzetto? Fate attenzione soprattutto ai dolcetti – 37 Distanti ma vicini con una canzone – 38 Furti e danneggiamenti nel liceo di Trani – 39 Dall’amministrazione della cosa pubblica agli epiteti denigratori: la politica su Facebook

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lunedì 9 Dicembre 2019

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