Cultura

Alveare. “Tra qualche giorno nei porti approderanno i Santi”. La rubrica di Rino Negrogno

Rino Negrogno
San Nicola il Pellegrino
Sono così tanto importanti per i tranesi queste ricorrenze! Mi viene in mente mia nonna, trentasette anni fa, ammalata di un grave tumore. Gli adulti dissero: "Facciamole passare quest'altro San Nicola in pace".
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Cominciano le sagre del mare, prima la Madonna del Carmelo e, tra qualche giorno, San Nicola il Pellegrino. Le statue – come tutti sappiamo e, se non dovessimo ricordarlo, ce lo ricorderanno quei manifesti lunghi due metri che rileggeremo daccapo, con la testa all’insù, tra il giornalaio e l’orologiaio, come se fosse la prima volta – saranno imbarcate da qualche parte per poi approdare nel porto, trovandovi presumibilmente quiete, accolte da una folla commossa di fedeli, bancarelle e imbonitori che mostrano alle massaie, eccezionalmente accompagnate dai mariti in onore dei Santi, come si deterga perfettamente il pavimento o si mondino geometricamente le patate.

Poi la processione, le vecchie si segnano timorose con la croce mentre i loro uomini brandiscono la tesa, i ragazzi indifferenti brindano nei locali, l’odore dell’incenso che sale dai turiboli dimenati da chierichetti con rosee gote, si confonde a quello salmastro delle ragazze. Alla fine i fuochi d’artificio, che detesto sia per il rumore che per lo sperpero dei soldi, sebbene non siano miei; però, tutto sommato, mi piacciono le feste di paese, benché sia attratto più i loro preparativi: Mario che assembla le luminarie, i confratelli con i camici inamidati e la barba ben rasata, mentre sollevano la mozzetta per prendere l’accendino e fumare l’ultima sigaretta prima della processione, i venditori e i consumatori di semenze, che sbucciano con i denti e la saettano per terra, i ragazzi di colore in fila per le concessioni per le bancarelle e Pina, la vigilessa veterana che sbraita per metterli in riga e quando mi vede, inveisce con la sua solita rampogna e mi manda a quel paese.

Sono così tanto importanti per i tranesi queste ricorrenze! Mi viene in mente mia nonna, trentasette anni fa, ammalata di un grave tumore, il medico le disse che era un intervento rischiosissimo, che c’erano molte probabilità di non superarlo. Avevo solo tredici anni, ma ricordo gli adulti che discutevano sull’opportunità di rischiare o di lasciarla vivere quel che restava e ricordo che tra le tante affermazioni, mancando pochi giorni alla festa patronale, una fu: “Facciamole passare quest’altro San Nicola in pace”.

Mi auguro, in occasione di questi festeggiamenti, in primo luogo che i Santi, essendo pressoché dei migranti, non trovino i porti chiusi, in secondo luogo, non meno importante, che queste, oltre alle semenze, alla voce tonitruante dell’imbonitore, alle luminarie e ai fuochi d’artificio, assumano anche un altro significato, che peraltro è quello religioso che dovrebbero avere, quello di aprire, oltre ai porti, il nostro cuore.

Se così fosse, spiegherei con molto piacere, al mio cane, che i botti, tutto sommato, servono.

Alveare 2017

1 Ernesto Che Guevara – 2 Al capezzale dei vecchi – 3 La visita medica – 4 Il sindaco è come il pesce – 5 L’incidente dell’ambulanza – 6 Le nonne che giocavano a tombola – 7 Vi racconto il mio primo appuntamento al buio con una donna – 8 Barresi-Bottaro: che brutta storia – 9 Lei è un medico? Una donna? – 10 Quello strano fascista di Pinuccio Tarantini – 11 Rossella è andata via da Trani – 12 Disabili vs. normodotati. Volete sapere chi ha vinto? – 13 Ciao Ivan, compagno di liceo – 14 Lettera di Gesù Bambino – 15 Non sparate a Capodanno

Alveare 2018

1 Il problema etico di Giuseppe Tarantini – 2 Il Pronto Soccorso – 3 Il corte di Acca Larentia – 4 La razza del mio cane – 5 Alfredo Albanese – 6 Quale giorno della memoria? – 7 Sai già a chi votare? – 8 Caro Michele – 9 Sanremo senza Facebook – 10 Una campagna elettorale monotona – 11 Cara, brumosa, desolata periferia – 12 La favola di Sfortunina – 13 Gli occhi di Marilena – 14 Il furto al centro trasfusionale – 15 Attaccatevi al tram – 16 Nicola, novantasei anni. Colto da malore – 17 La stiratrice Isoardi – 18 Violenza contro anziani e lavoro sottopagato delle badanti – 19 Così festeggiate la Liberazione? – 20 Io non mi sento italiano, ma per fortuna o purtroppo lo sono – 21 Don Dino, il sacerdote di quartiere – 22 L’arrivo di Emiliano – 23 Un vaccino per la solidarietà – 24 L’uomo nudo con le mani in tasca – 25 Doppio senso di marcia sul lungomare – 26 Ma siamo uomini o caporali? – 27 Cronaca di una serata di anormalità – 28 Il passaggio a livello è chiuso – 29 Gli zingari mettono sempre d’accordo tutti – 30 Papà, e se ti infilza? – 31 Il razzismo ve lo spiego con la mitologia

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giovedì 12 Luglio 2018

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