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Ambulanze senza medico? Niente allarmismi. La situazione ve la spiega Rino Negrogno

La Redazione
Rino Negrogno
Il direttore del 118, Dipietro: "Prima di scrivere bisognerebbe informarsi, bene ha fatto Rino a spiegare il servizio". Il sindaco Bottaro: "Stanno scrivendo una serie di notizie che non trovano fondamento nei fatti"
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Nelle ultime ore diverse testate giornalistiche locali e regionali stanno riportando notizie in merito tra smantellamenti vari e ambulanze senza medico, creando confusione e parlando di situazioni già discusse e spiegate in altri termini. Per spegnere i roghi dell’allarmismo, ieri Rino Negrogno, curatore su questo portale della rubrica Alveare, ha pubblicato sul suo profilo Facebook un post che ha attirato apprezzamenti e condivisioni anche da parte del direttore del 118 Gaetano Dipietro ed il sindaco Bottaro.

“È vero, succede raramente, ma succede, che non sia presente il medico sull’ambulanza del 118 di Trani. Fare un articolo che getta la città nello sgomento, mi pare inopportuno ed è tipico di chi non sa come funziona il servizio, non sa come opera l’infermiere del 118, ha una visione candycandyana dell’infermiere e non sa di non sapere” scrive Rino.

“In tutte le regioni d’Italia esistono più ambulanze India (Infermiere, autista e soccorritore) che ambulanze Mike (Medico, infermiere, autista e soccorritore) e le MIke intervengono solo in alcuni e specifici casi di grave emergenza. Questo accade perché l’infermiere che opera nel servizio emergenza urgenza 118, oltre ad essere laureato, è adeguatamente preparato, attraverso specifici corsi ripetuti ciclicamente, per gestire ogni tipo di emergenza in cui il paziente possa trovarsi in pericolo di vita. Quando il paziente è in pericolo di vita, come ad esempio nel caso di arresto cardiaco, l’infermiere che giunge sul posto, pone in essere tutte le procedure che eseguirebbe un medico, senza alcuna differenza: massaggio cardiaco, respirazione artificiale, intubazione orotracheale, infusione di adrenalina, scarica con defibrillatore, eccetera. Personalmente ne ho riportati in vita tantissimi e senza medico a bordo e molti di voi qui possono testimoniarlo”.

“Naturalmente sono davvero rari gli interventi di una certa gravità, interventi in cui ogni minuto può rivelarsi fatale, ma quelle rare volte, l’infermiere, con la collaborazione dei soccorritori, sa e fa quello che è necessario fare, potete stare tranquilli. Quando l’intervento, come la maggior parte delle volte accade, non è urgente, quando si tratta di un trasporto preventivamente organizzato o di un problema che sarebbe stato sufficiente sottoporre al proprio medico curante o di un esame che costa o richiederebbe parecchio tempo di attesa, mentre con il 118 si ritiene scaltramente di far prima, praticamente tutti casi dove non dovrebbe essere utilizzato un servizio di emergenza, ma viene regolarmente utilizzato ed è un grave errore perché spesso, se non vi sono ambulanze da inviare per un evento realmente grave, dipende, oltre che dal numero risicato di ambulanze, da un utilizzo improprio se non di un vero e proprio abuso. Anche in questi casi, il medico non è strettamente necessario, se proprio serve, si può tranquillamente far giungere dal paese limitrofo più vicino dove questi è disponibile, c’è tutto il tempo. Ragion per cui, per quelle rare volte dove il medico non è presente, perché, per una coincidenza, più medici sono ammalati, perché non si è potuto sostituire il medico assente o per altri svariati motivi, state tranquilli, non vi allarmate più di tanto, vi salviamo lo stesso, se siete salvabili naturalmente, se avrebbe potuto farlo anche un medico”.

Apprezzamenti sono giunti da Gaetano Dipietro, direttore del 118, “Certamente un buon articolo sul buon uso del servizio di emergenza sanitaria 118 non avrebbe attratto più lettori. Quindi forza con titoli roboanti e accattivanti e non curiamoci del danno che si fa a tutti. Grazie Negrogno. Per fortuna qualche giornalista coscienzioso, anzi più di uno, ancora esiste. E prima di scrivere si informa. Ma ovviamente dipende dal messaggio che vuoi far passare”.

Ed anche dal sindaco: “Negli ultimi giorni sto leggendo una serie di notizie destabilizzanti sul nostro presidio ospedaliero e che non trovano fondamento nei fatti: prima sul pronto soccorso, adesso sull’attività del 118 (condivido il post di risposta di una persona che ne sa senz’altro più di tutti noi). Sull’ospedale credo si stia perdendo di vista nuovamente l’obiettivo. Nel corso dell’incontro col presidente Emiliano e con i vertici della Asl abbiamo giustamente manifestato il disappunto per la mancata attuazione dell’accordo di programma per la trasformazione del San Nicola Pellegrino a 2 anni dalla stipula del protocollo d’intesa”.

“Piuttosto che perderci in chiacchiere – scrive Amedeo Bottaro sulla sua pagina -, il nostro intento deve essere quello di far valere quell’accordo fino all’ultima parola, sulla scorta anche del deliberato approvato dal Consiglio Comunale. Al dg della Asl ho sollecitato la convocazione in via d’urgenza della Cabina di regia così da potermi mettere nelle condizioni di informare con chiarezza i cittadini sul percorso che ci attende. E’ questa la traccia da seguire

venerdì 1 Giugno 2018

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