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HumansfromTrani #14 Leonardo:” Trani dovrebbe riconquistare la sua vivacità culturale”

La Redazione
Leonardo Antonino
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1) La paura più grande quando hai lasciato Trani la prima volta?

Quando ho lasciato Trani la prima volta avevo solo 18 anni.nEro spaventatissimo e ricordo di aver pianto a dirotto in stazione. Avevo pauranche non mi sarei mai abituato a stare lontano da casa, in una città a mensconosciuta qual era all’epoca Pavia, con abitudini, stili di vita e climancompletamente diversi. Pensavo che avrei fallito e sarei tornato a casa doponpochi mesi.

2) Cosa ti rende felice lì dove sei e cosa ti rende felice quando torni qui? Cosa ti manca di più e cosa ami del luogo in cui ti trovi?

Pavia ormai la considero la mia casa, tutta la mia vita ènqui. Sono quindi felice perché, nonostante le difficoltà quotidiane, credo dinaver raggiunto il mio equilibrio, la mia dimensione, in piena autonomia. Credondi aver trovato anche qui persone a cui sono legato e che ricambiano il mionaffetto. Quando torno a Trani, invece, ormai per me è come stare in vacanza. Minrendono felice i miei affetti più cari, ma anche molti aspetti materiali, qualinil cibo, il clima e il mare, la cosa che mi manca di più.

3) Cosa pensi di poter dire a chi sta per lasciare Trani per qualche motivo?

A chi lascia Trani, vorrei dire innanzitutto che è unanscelta coraggiosa e importante: significa sicuramente affrontare un grossoncambiamento. Pertanto, per lasciare il proprio luogo d’origine, è necessarionprefissarsi un obiettivo importante, farlo per un motivo valido. A chi sintrasferisce per necessità, per mancanza di lavoro nella nostra terra d’origine,nfarei il mio grosso in bocca al lupo. Agli studenti che si trasferiscono doponil diploma invece direi che non bisogna trasferirsi soltanto perché è una moda,nalquanto “triste” dal mio punto di vista, ne perché si ha alle spalle una famiglia che ti permette di farlo. Lo sindeve fare per convinzione.

4) Cosa potrebbe spingerti a tornare?

Tornerei a Trani se trovassi lì un lavoro che mi gratifichi e che mi permetta di vivere dignitosamente. Obiettivamente lo stile di vita pugliese ti permette di condurre una vita più rilassata e più genuina.

5) Che idea ti sei fatto della tua città d’origine, ora che sei lontano/a?

Amo la mia città, faccio marketing turistico a suo favorensempre. Fino ad ora ho convinto molti amici del nord a visitarla e ne sononrimasti entusiasti. Vorrei che, nonostante i problemi, riconquistasse unnpizzico della sua vivacità culturale del passato e che i Tranesi imparassero adnamarla di più.


Leonardo Antonino, 30 anni, vive a Pavia.


HumansFromTrani – Il futuro passa anche da chi ha lasciato questa terra. Per poco, per molto, per sempre. Da chi tornerà con competenze diverse, da chi la guarderà da lontano ma saprà sempre da dove è partito. Sulla scorta del progetto famoso in tutto il mondo, HumansOfNewYork, e anticipando la pagina “People from Trani” di Wikipedia abbiamo posto 6 domande (sempre le stesse) a decine di tranesi emigrati nei luoghi più disparati. Se volete segnalarci persone da intervistare e contattare scriveteci su Facebook o alla nostra mail: redazione@tranilive.it

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domenica 4 Febbraio 2018

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