1) La paura più grande quando hai lasciato Trani la prima volta?
Avevo paura di lasciare mia madre, staccarmi ed essere indipendente. Paura di cambiare abitudini e amicizie, ma in realtà quando decidi di andar via non lo realizzi subito, almeno nel mio caso.
2) Cosa ti rende felice lì dove sei e cosa ti rende felice quando torni qui?
Mi rende felice fare ciò che ho sempre voluto fare, non sono “fuggita”, ho bensì realizzato che la mia regione/paese non mi offriva l’opportunità di realizzare il mio sogno. Quando torno non sono sempre felice, lo faccio per la famiglia/amici, ma ritornare alle abitudini passate, anche per pochi giorni è dura a volte.
3) Cosa ti manca di più e cosa ami del luogo in cui ti trovi?
Mi manca decisamente il mare, ma dopo qualche mese passa, così crediamo. Ciò che amo dei luoghi in cui mi trovo è che mi danno la possibilità di realizzare ciò che ho sempre desiderato.
4) Cosa pensi di poter dire a chi sta per lasciare Trani per qualche motivo?
Di farlo per un motivo valido senza fuggire o disprezzare il luogo che si lascia. Lì fuori sei tu e le tue sole mani.
5) Cosa potrebbe spingerti a tornare?
La mia casa non è questo luogo e non lo era il luogo di nascita. Non potrei mai tornare ma piuttosto mi sposterei nuovamente.
6) Che idea ti sei fatto della tua città d’origine, ora che sei lontano/a?
Trani è un scrigno di profumi buonissimi, ma rimane un film in bianco e nero.
Silvia Farano vive a Firenze e lavora come prototipista di borse
HumansFromTrani – Il futuro passa anche da chi ha lasciato questa terra. Per poco, per molto, per sempre. Da chi tornerà con competenze diverse, da chi la guarderà da lontano ma saprà sempre da dove è partito. Sulla scorta del progetto famoso in tutto il mondo, HumansOfNewYork, e anticipando la pagina “People from Trani” di Wikipedia abbiamo posto 6 domande (sempre le stesse) a decine di tranesi emigrati nei luoghi più disparati. Se volete segnalarci persone da intervistare e contattare scriveteci su Facebook o alla nostra mail: redazione@tranilive.it
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