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Obblighi vaccinali, tutti i chiarimenti della dirigente: “Devo rispettare la legge”

La Redazione
Scuola San Paolo
«Soltanto i genitori di 2 alunni hanno deciso di ignorare non solo le leggi di questo Stato ma anche, per l'ennesima volta, le comunicazioni della scuola»
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Dopo decine di articoli la dirigente ha deciso di specificare il punto di vista della scuola e del circolo didattico De Amicis, “Ho solo eseguito le procedure previste dalla legge”. Le seguenti dichiarazioni sono state inoltrate a mezzo stampa dalla dirigente Paola Valeria Gasbarro.

«I genitori degli alunni che alla data del 30.04.2018 sono risultati “non in regola” con gli adempimenti vaccinali, secondo quanto indicato dall’anagrafe vaccinate Asl Bat, sono stati invitati in data 17.04.2018 a presentare entro 10 giorni, come previsto dalla normativa, la documentazione comprovante l’effettuazione delle vaccinazioni ovvero l’esonero, l’omissione o il differimento delle stesse. Pena l’esclusione dalla frequenza. I genitori che non hanno voluto presentare alcuna documentazione né adempiere agli obblighi vaccinali hanno ricevuto dalla scuola, in data 9.05.2018, comunicazione formale di esclusione temporanea dei loro figli dalla frequenza scolastica fino alla data di presentazione della suddetta documentazione».

Alla luce di ciò alcuni genitori hanno deciso di presentare la documentazione e hanno ottenuto la revoca del provvedimento di esclusione. Altri hanno deciso di rispettare la prevista comunicazione di esclusione della scuola e hanno tenuto i bambini a casa. «Soltanto i genitori di 2 alunni hanno deciso di ignorare non solo le leggi di questo Stato ma anche, per l’ennesima volta, le comunicazioni della scuola. I 2 alunni in questione, infatti, avevano già ricevuto in data 19.03.2018 una prima comunicazione di esclusione dalla frequenza scolastica, del tutto ignorata dalle famiglie che hanno continuato da allora a portare ogni giorno a scuola i bambini. In data 21.03.2018 hanno ricevuto da questa scuola copia della nota del 15.03.2018 della Regione Puglia “Libero Accesso Vaccini”, che stabilisce per tutti i bambini nella fascia di età 0-5 la possibilità di accedere in qualunque momento agli ambulatori vaccinali per effettuare le vaccinazioni e per il preliminare colloquio informativo, senza più alcun bisogno di effettuare alcuna richiesta e/o prenotazione. Nonostante gli inviti al colloquio informativo preliminare trasmessi a tutti dalla Asl Bat sin da settembre 2017 e nonostante la Regione Puglia abbia consentito il libero accesso ai ambulatori vaccinali sin da marzo 2018, non appare che i genitori dei 2 alunni in questione abbiano effettuato alcun accesso agli ambulatori vaccinali poiché ancora ieri dichiaravano alla stampa di essere in attesa di informazioni dalla Asl».

«In data 26.03.2018, durante apposita riunione convocata e tenutasi presso il Comune di Trani, alla presenza della scrivente e anche dell’Assessore ai Servizi sociali e alla Pubblica Istruzione, la madre di 1 dei bambini in argomento ha per 2 volte urlato che mai vaccinerà suo figlio. Lunedì 14.05.2018, nonostante l’invito della collaboratrice scolastica (addetta alla sorveglianza dell’ingresso e uscita degli alunni del plesso “S.Paolo”) a non varcare il portone della scuola per rispettare la comunicazione di esclusione temporanea della scuola, le madri dei 2 alunni in argomento sono entrate nel plesso con irruenza, hanno introdotto in aula i 2 bambini, hanno minacciato di denunciare in Procura tutto il personale scolastico che hanno incontrato, hanno voluto chiamare i Carabinieri. Le forze dell’ordine, intervenute subito, hanno ascoltato le 2 signore, hanno sentito telefonicamente la scrivente e poi hanno invitato le signore a portar via dalla scuola i bambini, cosa non avvenuta con tanto di precisazione ai Carabinieri che loro non potevano portar fuori con la forza i bambini. Martedì 15.05.2018, nonostante fossero pienamente consapevoli dell’esclusione dalla frequenza e anche della posizione delle forze dell’ordine, i genitori i 2 bambini davanti al cancello della scuola e hanno chiamato la Polizia. Hanno ricevuto dalla Polizia trattamento simile a quello ricevuto dai Carabinieri il giorno prima. Hanno deciso di fotografare i 2 bambini davanti al cancello per circa 1 ora, mentre i piccoli guardavano entrare gli altri alunni e mentre la collaboratrice scolastica, dall’altra parte del cancello, si inventava un gioco pur di dissimulare con i bimbi la grave situazione voluta dai loro genitori».

«Al termine dell’orario di ingresso, col cancello oramai socchiuso, i genitori hanno fotografato i bimbi con in mano un cartello (a personale parere della scrivente di cattivo gusto) che richiama i cartelli contro gli Ebrei apparsi nel passato doloroso del nostro Paese e hanno rilasciato interviste, fotografie e dichiarazioni ai giornalisti da loro convocati (molte delle quali sono smentite dai presenti chiarimenti). Si ribadisce con forza che la scrivente ha adempiuto a tutti i compiti e doveri previsti per i Dirigenti scolastici dalla normativa vigente in materia di obbligo vaccinale ricercando sin da marzo 2018 tutte le possibili strategie per coniugare il rispetto della norma e della salute di tutti gli alunni con l’utilizzo della pazienza e del buon senso nei confronti dei genitori inadempienti agli obblighi vaccinali. La scuola ha mantenuto continui rapporti e colloqui (anche in questi ultimi giorni) con l’Assessore alla P.I. e con il Sindaco del Comune di Trani nonché con l’attenta e competente Dirigente del Ssisp di Trani (Asl Bt), volti all’attuazione di strategie comunicative finalizzate a riportare con delicatezza nell’alveo della legalità i genitori degli alunni non in regola con le vaccinazioni obbligatorie. La scrivente ha ben presente che la normativa di riferimento, così come confermato da alcune recentissime sentenze Tar, mira ad assicurare il mantenimento di adeguate condizioni di sicurezza epidemiologica nelle scuole, che la presenza di alunni non vaccinati invece vanifica».

«La Corte Costituzionale, nel ritenere legittima la normativa sulle vaccinazioni, ha precisato che le disposizioni in materia di iscrizione e di “adempimenti” scolastici mirano a garantire che la frequenza scolastica avvenga in condizioni di sicurezza per la salute di ciascun alunno e, per quanto riguarda i servizi educativi per l’infanzia, “che non avvenga affatto” in assenza della prescritta documentazione, in quanto la profilassi vaccinale di cui al D.L. n.73/2017 riveste maggiore cogenza e criticità rispetto agli alunni della scuola dell’infanzia (che non sono in obbligo di istruzione), in ragione della maggiore vulnerabilità ed esposizione a rischio di contagio della popolazione infantile ed è quindi doveroso preservare lo stato di salute individuale e collettivo, anche dei bambini i cui genitori non adempissero ai loro obblighi».

giovedì 17 Maggio 2018

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