«La scelta di Trenitalia di escludere la stazione di Barletta dal percorso del nuovo Frecciarossa Milano-Lecce è incomprensibile e penalizza gravemente un intero territorio con il suo tessuto economico e turistico. Purtroppo bisogna rilevare che l’azienda si muove in conformità con quanto già avvenuto negli anni scorsi, per esempio sulla linea da e per Roma, con un depotenziamento progressivo delle tratte ferroviarie più efficienti nel territorio della Bat. Non è oggettivamente spiegabile – peraltro nel silenzio da parte della Regione Puglia – che una provincia con quasi 400mila abitanti e una presenza di attività economiche notevole nel contesto del Mezzogiorno venga esclusa da una tratta di tale rilevanza, ancor di più alla vigilia della stagione estiva. Queste considerazioni mi hanno spinto a presentare alla Camera un’interrogazione con la richiesta al Ministero dei trasporti di spiegare quali decisioni siano state alla base di quanto avvenute e quali provvedimenti di competenza ritenga di assumere in merito».
Lo afferma in una nota Benedetto Fucci, deputato dei Conservatori e Riformisti.
Ed anche il Commissario provinciale di Forza Italia, Luigi De Mucci è intervenuto sulla vicenda
«Dal 12 giugno partirà il Frecciarossa di Trenitalia con tratta Milano – Lecce – Milano con fermate in Puglia a Bari, Brindisi e Lecce. E la stazione di Barletta? Può un bacino così importante di utenza essere totalmente dimenticato e bistrattato dai vertici di Trenitalia?
Forse la provincia di Barletta Andria Trani risulta declassata e meno importante a cospetto di altre province?
L'ennesimo schiaffo sonoro da parte di Trenitalia nei confronti di tutte le comunità di questo territorio con conseguenze sociali ed economiche rilevanti.
Ora è giunto il momento di dire basta. Servono azioni concrete da parte delle Istituzioni del territorio nei confronti delle Ferrovie dello Stato.
Nessuno può e deve permettersi di dipingere la provincia di Barletta – Andria – Trani come il fanalino di coda dell'intera Regione Puglia».