Calcio

Umberto Pellegrino, il “pararigori”. L’estremo difensore della Vigor si racconta

Antonio Digiaro
Umberto Pellegrino
"È stato un ritorno incredibile in cui mi sono ripreso il posto da titolare parando ben 9 rigori consecutivi su 10 in un unico campionato, quello degli allievi"
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Classe 2001, ha conquistato tutti connle sue prestazioni tra i pali, è stato aggregato alla prima squadrangià all’età di 14 anni. Tranese doc, oggi portiere della VigornTrani: stiamo parlando di Umberto Pellegrino.

Abbiamo incontratonUmberto alla vigilia dell’importante sfida di domenica 6 ottobrencontro la capolista Martina.

Come nasce la passione per il ruolondel portiere?

Sin da piccolo, il calcio è stato la mia più grande passione. La passione per la figura del portiere si è rafforzatanguardando la finale dei mondiali del 2006 con Buffon che abbassa lansaracinesca su Zidane. Posso dire che di la ha avuto tutto inizio.

Chi è il tuo idolo? n

Attualmente mi ispiro molto adnHandanovic, portiere dell’Inter, per le sue doti da portiere e danpara rigori, cosa che a me piace molto fare perché è come sensegnassi un gol, ma in passato ammiravo e ammiro molto Buffon, comenho già detto.

Il ruolo del portiere sappiamo che ènun ruolo abbastanza particolare, ma quanto contano i centimetri pernun portiere?

Io personalmente sono alto 1,86.nL’altezza è ovviamente un’arma in più per un portiere, ma non devenessere un alibi per chi non la possiede, vedi l’esempio di Gillet.nCiò che conta davvero, secondo me, è la convinzione di potercelanfare. n

Come fai ad unire la passione per lonsport con lo studio?

Posiziono studio e sport al primonposto perché entrambe le cose potrebbero garantirmi un futuro. La scuola, chenho scelto qualche anno fa, fortunatamente, non lascia in disparte lonsport ed è anche grazie a questo che ho la possibilità di continuare angiocare. Studio subito dopo l’allenamento, 3/4 ore al giorno per darenil massimo anche tra i banchi.

Quali sono le esperienze che piùnricordi nel settore giovanile?

Non posso che dimenticare il mionritorno in campo 2 anni fa, dopo 4 mesi di infortunio. È stato unnritorno incredibile in cui mi sono ripreso il posto da titolarenparando ben 9 rigori consecutivi su 10 in un unico campionato, quellondegli allievi. È stato un periodo molto difficile, perché vederengli altri che giocavano al posto tuo non è facile, ma ormai ènsuperato e resta solo un ricordo che difficilmente dimenticherò.

Quali sono le sensazioni che unngiovane portiere come te prova nel difendere i colori della primansquadra della sua città?

Sono molto orgoglioso e onorato, poinviene tutto il resto come la felicità e la soddisfazione dinindossare la maglia della mia Città, la quale ha alle spalle anni dinprofessionismo e una tifoseria da fare invidia a diverse piazze.

Cosa provi nel vedere la squadrancosì in salute e quali sono le tue impressioni per il proseguo delncampionato?

Vincere è la cosa più bella delnmondo, però nel calcio non è sempre facile. Abbiamo affrontatonpartite difficilissime, ma grazie alla forza del gruppo e dei tifosi,nche ci hanno seguito in tutte le partite, siamo riusciti ad andarenoltre le nostre difficoltà e portare a casa 10 punti in 4 partite. nL’atteggiamento è quello giusto e bisogna continuare ad averlo pernmigliorarci giorno dopo giorno.

n

mercoledì 2 Ottobre 2019

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