Calcio

Il 2018 del Trani Calcio: una Coppa storica e sogni svaniti

Vincenzo Avveniente
Vigor Trani Calcio
Da Monopoli a Firenze, fino all'era Lanza: la sintesi dell'anno targato Vigor
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Una cosa è certa: iln2018 della Vigor Trani è passato alla storia del calcio cittadino e regionale.nCome tutte le storie, però, non sempre c’è un lieto fine o, meglio, non semprenil finale è quello desiderato… ma andiamo per gradi, ripassando mese dopo mesentutto l’anno solare trascorso dai beniamini in maglia biancoazzurra.

Erano i primi giornindi gennaio quando una Vigor Trani guidata da mister Massimo Pizzulli sinaffacciava alla zona Play Off di Eccellenza Pugliese mentre attendeva conntrepidazione l’arrivo di un’agognata finale di Coppa Puglia. Dopo averneliminato rispettivamente Unione Calcio Bisceglie, Bitonto e Molfetta, l’ultimonround di un trofeo mai esposto nelle bacheche biancoazzurre era da giocarsi sulnneutro del “Veneziani” di Monopoli in data 1 febbraio contro i rivalindel Fasano. Il clima respirato in città ricorda, a detta dei sostenitori piùndatati, il Trani delle “belle stagioni”, come quello dell’ultimanSerie D disputata e non solo. Striscioni di incitamento alla squadra, spaltinaffollati ed un pensiero sempre più fisso ad un gruppo di calciatori chenfinalmente torna a far parlare di bel calcio.

I circa 1300 tranesina sostegno della Vigor sono la cornice perfetta di una serata memorabile: sottonper 1-0, i tranesi riaprono i conti con un’azione di Matteo Arena degna di notannei migliori annali calcistici, seguita poi dalle reti di Faccini e Lorusso chensanciscono la conquista della prima Coppa Puglia nella storia del Trani Calcio.nLo scenario aperto è quello della fase nazionale di Coppa, per poter ambire adnun salto di categoria, ma la splendida tela dipinta è macchiata verso finenfebbraio da una lettera aperta del vicepresidente Alberto Altieri che comunicaninsicurezza e mala-gestione all’interno della società. Due giorni dopo lendimissioni, la parola passa al “Comunale” ed i giocatori si rivelanonancora più irrobustiti dalle vicissitudini societarie: Cantatore segna un goalnda cineteca, passato in rassegna anche nei più quotati canali televisivi, e connla rete di Monopoli il Trani registra la prima vittoria (2-1) nel triangolarenvalido per gli ottavi di coppa ai danni del Savoia. Il 15 marzo, sul neutro dinLauria, la Vigor ha bisogno di almeno un punto contro il Lagonegro per ottenerenla qualificazione e Camporeale decide la sfida con un’incornata che lancia insuoi compagni tra le migliori otto formazioni nazionali.

La Vigor lentamentenabbandona le ambizioni Play-Off di campionato, concentrando la maggior partendelle energie su quella che partita dopo partita diventa una favola ad occhinaperti per i tifosi. L’andata dei quarti di finale è al “Comunale”:nancora una volta sotto per 1-0, i biancoazzurri ribaltano il match connCamporeale ed una doppietta di Infimo. Un esodo dei tifosi tranesi al seguitonaccompagna la squadra biancoazzurra in terra siciliana, dove il 4 aprile va innscena la gara di ritorno: una sofferta sconfitta per 1-0 consegna il pass aglinuomini di Pizzulli tra le prime quattro d’Italia. Una settimana più tardi è giàntempo di semifinale: la rivale è l’UniPomezia che, in uno stadio gremito comenrealmente non si vedeva da tempo, impatta i tranesi sullo 0-0. È alla fine delnmatch che, inaspettatamente, capitan Cantatore si fa portavoce della squadranannunciando alla stampa un ritardo della società nei pagamenti, poi smentitondal presidente Amato. Il 18 aprile la Vigor si gioca il passaggio del turno inntrasferta: dopo 180 minuti di gioco nessuna delle squadre riesce a siglare unanrete ed a spuntarla sarà proprio il Trani dopo una lotteria dal dischettonterminata 4-3 in proprio favore.

Il ritorno deingiocatori in città è pura euforia: il pullman approda al “Comunale”ntra cori e festeggiamenti animai da un bagno di folla. La data della finale chenmette in palio anche un salto in Serie D è il 2 maggio e, a sfidare i tranesi,nci saranno i nordici del Sankt Georgen sul neutro del “Buozzi” dinFirenze. La carica dei tifosi biancoazzurri è enorme, quasi tutto il settorenospiti è occupato dai sostenitori accorsi in Toscana per veder fiorire queln”sogno nel cuore”. Non tutti i racconti però, hanno un lieto fine: lansconfitta ottenuta per 2-0 interrompe a capitan Cantatore e compagni l’ultimonpasso verso il trofeo. Al termine del match, l’ultimo stagionale, misternPizzulli lascia trapelare parole di addio mentre Alberto Altieri, restatonfedele al gruppo, comunica che servono urgenti rinforzi per proseguire ilnprogetto societario.

Durante l’estatenprende il via ai trambusto per il successore di Amato. Le prime indiscrezioninportano a galla il nome del molfettese Mauro Lanza, già patron di un teamnmolfettese impegnato in Eccellenza e certamente non gradito dai supportersntranesi, i quali affiggono lungo la città numerosi striscioni di critica ad unnsuo possibile approdo. Nel frattempo, il sindaco Bottaro ed il vertice Amatoncontinuano le proprie richieste verso un pubblico economico disponibile anrilevare la Vigor Trani, senza riscontrare successo: quel che i tifosi temevanonaccade e Giammaria Lanza, figlio di Mauro, diventa il nuovo patron della rosanbiancoazzurra.

Nella pioggia dincritiche, affiora il primo “acquisto”: è il direttore sportivonFrancesco Morgese, spesso unico ‘front-man’ di questo nuovo Trani Calcio ed innpassato alla guida del Bitonto. Proprio a Bitonto, sponda Omnia in serie D, ènapprodato l’ormai ex mister Pizzulli mentre sulla panchina biancoazzurra èntempo di via-vai. Il primo incaricato, Benny Costantino, abbandona il gruppo innfase di preparazione proprio come il suo successore, Enzo Del Rosso. Morgesencontinua l’allestimento della rosa, tra cui spiccano nomi di tranesi doc qualinNando Terrone e Domenico Ciardi, e cerca di spegnere le insistenti critiche.nTerzo allenatore designato è Giuseppe Sangirardi, il quale dopo sole quattrongiornate cede il posto al tecnico Scaringella che, tutt’oggi, è alla guida delnTrani.

Sono passate 16ngiornate della stagione di Eccellenza Pugliese in corso e la Vigor ha finorantotalizzato 20 punti in classifica: è distante a cinque lunghezze sia dallanzona retrocessione che da quella promozione. Innegabili sono i tanti colpi dinscena a cui questa nuova società ci ha preparato, ma altrettanto positiva ènstata la prestazione dei giocatori scesi in campo fino a questo punto. Dalnsogno del trofeo nazionale, molto è cambiato ed ancora oggi i tifosi chiedononpiù verità e certezze ad un calcio tranese che fa fatica a risorgere una voltanper tutte. Il 2018 si conclude, sicuramente dopo essere passato attraverso glinanimi di migliaia di appassionati che durante quest’anno hanno avuto modo dinriscoprire il proprio legame con la squadra della città: il 2019 sarà ancorantutto da inventare?

lunedì 31 Dicembre 2018

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