Calcio

Francesco Cantatore, capitan qualità

La Redazione
Francesco Cantatore premiato da Vito Tisci
A 36 anni continua a stupire. La scorsa settimana ha vinto la coppa Puglia con la sua Vigor Trani. E non ha alcuna intenzione di fermarsi
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Vincere a 36 anni deve avere un senso speciale. Un’emozione diversa rispetto a quella che avresti provato da ragazzino. Francesco Cantatore, centrocampista molfettese capitano della Vigor Trani, ha alzato la coppa Puglia in cielo con più maturità ed esperienza. Orgogliosamente contento di esserci riuscito nonostante tutto. Nonostante, per esempio, un guaio muscolare che l’aveva lasciato ai box per tre mesi.

“Non si capiva cosa avessi – racconta – Inizialmente pareva una cosa di poco conto ma non riuscivo a rientrare. Per fortuna ce l’ho fatta, peraltro nel giorno del mio compleanno”.

Ha spento la candelina esultando come un bimbo felice. Come quel bimbo che faceva il funambolo con la maglia della Pro Molfetta, mettendosi in luce davanti agli osservatori del Bari, al punto da passare ben presto nelle giovanili della società biancorossa. Lì avrebbe fatto tutta la trafila, fino a girovagare la Puglia in lungo e in largo. Nardó, Ostuni, Bitonto, Altamura, Terlizzi, Molfetta, Barletta, Bitonto e Trani.

Tutto questo mettendo in mostra le doti di sempre: piedi buoni, corsa, qualità, grinta, personalità. “Se ho qualche rimpianto? Ho commesso qualche errore in passato – prosegue – ma sono orgoglioso della mia carriera, che ho intenzione di continuare. Fino a quando il fisico regge, continuerò a giocare. Poi si vedrà, anche perché il calcio di oggi non è un mondo facile”.

La valutazione si fa generale, si parla di interessi che ruotano attorno al mondo del pallone, condizionandolo non poco. Sponsor prima di tutto, anche prima di calciatori, allenatori e direttori sportivi.

“Sono convinto – dice ancora – che non tutto sia malato. C’è ancora gente che ama davvero questo sport, in queste categorie. È cambiato tanto rispetto a quando ho cominciato. Il meccanismo non è perfetto, la crisi si è fatta sentire anche qui. Si cerca di dare molto spazio ai giovani, ma si può migliorare davvero un sacco”.

Meglio pensare alle cose belle, allora, come la vittoria per 3-1 contro il Fasano che ha regalato una grande gioia a Cantatore e ai compagni di squadra. “È una vittoria importante – dice a riguardo – visto che negli ultimi due anni ho perso due finali playoff. Ci voleva. È stata una bella soddisfazione, abbiamo regalato un po’ di gioia ai tifosi tranesi che hanno vissuti anni brutti. Sono fiero di essere il capitano di uomini prima di tutto e calciatori eccezionali.

Il prossimo traguardo? Cantatore non si sbilancia. Ci sono da affrontare e superare molte altre partite difficili. Occorre continuare a guardare avanti, con l’entusiasmo e la voglia di sempre. Anche se hai 36 anni e per essere sempre al top occorre fare sacrifici e gestirsi con intelligenza. Questione di talento e di passione. Di piedi buoni e testa dura. Lui questo lo sa, sin da quando aveva 14 anni e vinceva da solo le partite.

martedì 6 Febbraio 2018

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