Una disciplina olimpica che affonda le proprie origini in duelli di spada al primo sangue e, per rendere piú evidente il colpo andato a segno, i duellanti si vestivano di bianco. Oggi la scherma accoglie in se altre discipline che si differenziano per il tipo di arma che si utilizza: la spada, il fioretto e la sciabola. Nel corso del tempo la loro pratica è diventata sempre piú sicura attraverso l’utilizzo di maschere e divise che proteggono gli atleti da qualsiasi tipo di trauma; lo scopo è quello di colpire il corpo o torso dell’avversario, a seconda della disciplina, e raggiungere il punteggio limite.
Nel corso delle numerose competizioni internazionali, l’Italia ha sfornato campioni che hanno arricchito il medagliere nazionale e consacrato questo sport come uno dei pezzi forti azzurri. Nonostante questo, da Roma in giù sono poche le strutture in grado di offrire ai piú giovani un ambiente dove poter crescere sia agonisticamente che fisicamente. È proprio da questa mancanza che Teodorico D’Avella, uno dei giovani maestri schermidori italiani, ha trovato lo stimolo di mettere in piedi, grazie alle sue forze, e quelle della sua famiglia, un progetto per far si che questo cambi.‘’Mi sono innamorato di questo sport da piccolo – ci racconta il giovane maestro tranese – Da li in poi questa passione mi ha portato ad iniziare l’avventura che mi ha portato a diventare maestro, uno tra i piú giovani all’epoca, e in seguito a fare numerose esperienze in Italia”.
Ad un certo punto la decisione di voler ritornare alle origini e portare a Trani, dove è iniziato tutto, qualcosa di nuovo da fuori ‘’per arricchire l’offerta e soprattutto dare qualcosa alla mia cittá’’. Un progetto innovativo nel quale i ragazzi non riceveranno solo una formazione tecnica e agonistica, ma anche fisica. All’interno della sua nuova palestra ''Le Tre Armi fencing academy'', in fase di allestimento e prossima all’apertura, prevista per il mese di maggio, ci sarà la possibilitá di fornire ai propri iscritti un’offerta innovativa. Teodorico ci ha infatti spiegato che ogni disciplina e ogni atleta va coltivata a 360 gradi: nel piano interrato dello stabile sono presenti oltre agli spogliatoi anche un'armeria, una piccola cucina e una sala attrezzi. ''La preparazione non inizia o finisce sulla pedana, ma va continuata anche al di fuori di essa''.
‘’Ci saranno corsi per bambini e adulti. Inoltre prevediamo di dare la possibilitá di far provare questa splendida disciplina anche a disabili. La palestra è stata sistemata in modo tale da essere accessibile a tutti senza alcun tipo di problema’’.