Spettacolo

Fabrizio Moro conquista Piazza Duomo a suon di baci, emozioni e forti messaggi

Vincenzo Avveniente
Fabrizio Moro in concerto a Trani
A distanza di otto anni dall'ultima volta, il cantautore romano ritorna a Trani con un concerto di grande stile e qualità
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La Cattedrale illumina Fabrizio Moro, lui la risalta a suon di baci e musica dal grande spessore. Il concerto del cantautore romano andato in scena in Piazza Duomo nella serata di ieri ha riscosso pieni voti per la qualità dello spettacolo offerto al pubblico in un altro appuntamento della rassegna “Fuori Museo 2018 – Eventi d’Estate “. Due intense ore di musica hanno toccato diverse sfumature grazie alle numerose tematiche trattate nei brani di Moro, passando dalla lotta alla mafia fino al ricordo di Stefano Cucchi, in un clima di euforia e forti emozioni.

Già dalle prime ore del mattino un gruppo di fan ha popolato i primi posti delle file d’ingresso per assicurarsi la massima vicinanza alla transenna sotto palco così da potersi gustare l’esibizione del cantante dalla miglior posizione. Una lunga attesa, di addirittura dodici ore per i più audaci, è stata poi allietata da due giovani artisti emergenti che hanno anticipato l’arrivo di Fabrizio Moro. Puntuale, alle 21 e 30, l’abbassamento delle luci e l’ingresso della band di Moro durante un video proiettato sul maxi-schermo installato sul palco. Alla fine del tunnel di suspense creato con un coinvolgente gioco di colori, ecco l’entrata del cantautore sulle note di “Tutto quello che volevi” e “Soluzioni”. Il cantante è stato accompagnato da Claudio Junior Bielli al pianoforte e tastiere, Danilo Molinari alla chitarra, Roberto Maccaroni per chitarra e cori, Alessandro Inolti alla batteria ed Andrea Ra per basso e cori.

In apertura Fabrizio Moro saluta i presenti e la città, in cui dice di mancare da circa dieci anni, lanciando ancora una volta parecchi “baci” a tutto il pubblico. Sempre sorridente, l’artista romano interagisce fin da subito con il pubblico invitandolo a seguire le melodie con salti e battiti di mani. Da momenti più toccanti vissuti con i brani “Tu” ed “È solo amore”, si passa al ritmo incalzante di “Alessandra sarà sempre più bella”. Ben trenta canzoni totali suonate ed interpretate da un Fabrizio Moro poco statico sul palcoscenico e sempre interattivo con gli spettatori: spiccano le note di “Il peggio è passato”, “Ognuno” ha quel che si merita” e “La complicità”. Sarà durante “Fermi con le mani”, tributo in memoria del misterioso caso di Stefano Cucchi, che svolazzeranno per Piazza Duomo le immagini con il volto dell’uomo morto in circostanze ancora poco chiare durante la custodia cautelare presso il carcere di Regina Coeli di Roma nel 2009. A riguardo, prima di cantare, Moro sottolinea: “La parola ‘misteriose’ la metto tra due grandi virgolette perchè in realtà Stefano è stato pestato e lasciato lì a morire. Il confine che c’è tra quello che realmente sappiamo e quello che facciamo finta di non sapere è molto sottile, ed io cercavo di esprimerlo in questa canzone che è dedicata soprattutto a sua sorella Ilaria, che oggi è un grande esempio di coraggio e speranza per tutti noi”.

In una pausa di metà concerto, l’artista si è inoltre seduto a bordo palco per chiacchierare con il pubblico in un clima del tutto amichevole. All’appello di Fabrizio Moro ecco che si aggiungono anche i tormentoni dal titolo “Non mi avete fatto niente”, vincitore al Festival di Sanremo 2018 in coppia con la voce di Ermal Meta, così come “Pensa” che conquistò il primo premio a Sanremo Giovani 2007 ed è ancora oggi uno dei brani più significativi per la lotta alla Mafia. Le note finali passano poi dai testi di “Eppure mi hai cambiato la vita”, suonata in acustico con solo pianoforte, e dalla terzetto finale di “Libero”, “Sono come sono” e, per ultimo, “Pace”, che sarà anche la parola proiettata sul maxi-schermo a conclusione del concerto.

La rassegna “Fuori Museo – Eventi d’Estate 2018”, organizzata dalla Fondazione Seca in collaborazione con il Comune di Trani oltre che con la Fondazione Megamark e l’Università Lum Jean Monnet, si prepara quindi a vivere i prossimi ultimi impegni del cartellone previsti per il 23 e 24 agosto rispettivamente con la comicità di Enrico Brignano e la musicalità dei Gen Verde.

mercoledì 22 Agosto 2018

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