La sezione di Trani di Italia in Comune apre ai giovani. Il coordinamento cittadino ha deliberato l’istituzione del gruppo giovani di Trani di Italia in Comune. Il gruppo avrà come coordinatore il dott. Domenico Corraro ed un coordinamento formato da Paolo Soldano, Alberto Patruno, Maria Pappalettera, Giuseppe Pignataro, Claudia Annacondia, Dina Pappalettera, Giuseppe Precchiazzi, Maurizio Fabiano, Francesco Vitolano, Marika Zerbino, Nicole del Vecchio, Giorgia Pizzichillo, Giovanni Tedeschi.
“Il Movimento nasce fondamentalmente per dare la possibilità ai giovani di potersi cimentare ed appassionare alla vita politica ed al contesto sociale della nostra comunità, al contempo, il Movimento giovanile vuole esprimere il trait d’union fra le esigenze e le proposte della fascia più giovane dei cittadini tranesi e l’attività amministrativa che ha il compito di raccogliere e soddisfare le legittime istanze rappresentate. Da anni ormai in tutti gli ambiti sociali si assiste ad un continuo scollamento fra i giovani e la politica intesa come interesse per la casa comune, simbolo di aggregazione ed espressione di idee. Purtroppo i ragazzi vivono la politica con sospetto. Il Movimento si impegnerà affinché i giovani diventino i veri protagonisti di questa Città riacquistando fiducia non solo nella politica, ma soprattutto in sé stessi” scrive Corraro.
“Il Movimento si occuperà principalmente di promuovere iniziative comuni e condivise attraverso forum e aggregazioni stabili nelle quali ognuno possa sentirsi parte integrante ed attiva di un progetto per il rilancio di una politica moderna e solidale per la Città di Trani. Noi giovani siamo stanchi di dover abbandonare la nostra terra in cerca di un futuro migliore, c’è bisogno di creare sviluppo ed opportunità e la nostra meravigliosa Città può e deve vincerla questa sfida. Noi ci batteremo per il nostro futuro, per il futuro di tutti. E’ ora che i giovani si riapproprino del proprio ruolo e che la polita ed i politici supportino le istanze dei tanti ragazzi capaci che abitano la nostra comunità, perché il nostro futuro dipende anche da noi stessi e da ciò che riusciremo a realizzare”.