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Mepa? “Un sistema drogato, l’illecito è possibile”. La nota della consigliera Barresi

La Redazione
Mepa
"Basta inserire un elemento particolare e predefinito con la ditta da individuare, un elemento che gli altri non hanno ed il gioco è fatto! Per potersi aggiudicare il servizio. Tutto chiaramente consentito dalla legge"
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“Quando l’illecito nella Pubblica Amministrazione è benedetto dalla Legge”. Dura polemica della consigliera Barresi (Italia in Comune) e nota diretta alla neo ministra della Pubblica amministrazione Fabiana Dadone. “Inoltro a tutti questa nota affinché tutti possano conoscere ciò che ancora non funziona nella Pubblica Amministrazione ma contribuisce, invece, a renderla poco trasparente e distante dalla legalità. La mia prima esperienza, come Consigliere Comunale di Trani, splendida Città ubicata sulla costa Adriatica della Puglia, mi ha permesso di conoscere i mezzi legalmente autorizzati a ricercare beni, servizi e personale. Vi sto parlando del “Mepa” (ovvero il Mercato elettronico della Pubblica amministrazione) che, consente a qualsiasi Ente locale di usufruire di una piattaforma telematica condivisa, attraverso la quale ricercare, confrontare e acquisire in economia beni e servizi e delle “agenzie interinali” che si fanno carico del processo di selezione per assumere il personale di cui un’azienda pubblica ha bisogno, perciò una volta terminata la selezione vengono presentati all’azienda i profili più idonei”.

“Fatta la legge, trovato l’inganno. Sulla piattaforma del Mepa nella richiesta basta inserire un elemento particolare e predefinito con la ditta da individuare, un elemento che gli altri non hanno ed il gioco è fatto! Per potersi aggiudicare il servizio. Tutto chiaramente consentito dalla legge. Altro argomento spinoso sono le agenzie interinali, a volte basta dare l’indicazione di chi si vuole assumere ed hai raggiunto l’obiettivo. Lo stupore giunge dalla possibilità che si possano, forse, commettere illeciti benedetti dalla legge, alla faccia della trasparenza e della legalità! Questi sistemi sono drogati e vanno assolutamente rivisti, tutti conoscono la possibilità di aggirare le regole, ma c’è chi tace perché è convinto che il Paese non potrà mai cambiare, mentre c’è chi tace perché è un modo semplice e sicuro, che consente alla corruzione, attraverso la legge, di rimanere annidata nelle pubbliche amministrazioni e di consentire, con le assunzioni, anche, la possibilità che si possa configurare un illecito”.

venerdì 20 Settembre 2019

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