Politica

Barresi contro Amiu, ci risiamo. Questa volta di mezzo una presunta richiesta alienazione ex sede

La Redazione
Anna Maria Barresi
La consigliera di Italia in Comune parla di una presunta richiesta formulata dall'ing. Nacci circa la valutazione di alienare il bene immobile ex sede Amiu di Via Barletta e beni mobili esistenti in discarica
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Se ci vietano di parlare in Consiglio Comunale, non ci perdiamo d’animo e vi aggiorniamo sui social!”, è la frase d’esordio del mondo (della politica), canterebbe un cantautore contemporaneo parafrasando un suo testo. Invece è l’esordio del comunicato a firma della consigliera Anna Maria Barresi. “Mentre il sindaco prova ad incantare i suoi cittadini con mini spot elettorali con la pulizia straordinaria delle strade, con la manutenzione dell’arredo urbano, con la pessima pitturazione delle ringhiere del lungomare dove, finalmente, oggi abbiamo compreso che da 12.082,68 a base d’asta, si è arrivati a spendere 8.327,04 ad una impresa di Barletta. È chiaro che con quel grande ribasso il Comune non poteva pretendere un lavoro perfetto, da questo modus operandi si comprende la superficialità, che si mette in campo quando si tratta di spendere i soldi per gli interventi necessari di manutenzione e per migliorare la nostra città e la vita dei cittadini”.

“Individuare ditte non tranesi accade perché, pur essendoci un albo imprese in Comune, lo stesso viene usato con un comportamento troppo elastico. Inoltre il sindaco decide di non rispondere né al Prefetto e né ai cittadini sulla questione importantissima per la città: “il sottopasso di via De Robertis”. In Consiglio Comunale non si presenta e il Presidente del Consiglio vieta agli assessori di rispondere, mentre, per questioni molto care a lui e a qualche addetto si impegna a portare a termine dei progetti quando sono tutti presi dalle ferie. Voglio evidenziare cosa Amiu spa propone in questi giorni di calura, tramite l’amministratore unico di Amiu spa (speriamo che Nacci non si irriti ancora una volta) al sindaco Bottaro e all’assessore all’ambiente Michele Di Gregorio. Ci è giunta voce di una richiesta formulata dall’ing. Nacci (Amministratore unico di Amiu) al sindaco Bottaro e all’assessore Di Gregorio. Nella nota l’amministratore di Amiu chiede, per una seconda volta, un procedimento di condivisione ai sensi del famoso art. 11 comma 2° del regolamento analogo, per valutare la necessità di alienare il bene immobile ex sede Amiu di Via Barletta e beni mobili esistenti in discarica. L’attuale gestione Amiu spa farebbe bene a preoccuparsi di pagare puntualmente i contributi INPS in considerazione di quanto pubblicato all’albo pretorio del Comune. In particolare nei provvedimenti ( nn. 236 e 246 del 2019) con cui il comune paga i servizi ad Amiu spa è testualmente scritto: Dato atto, altresì , che a seguito di richiesta operata sul portale INPS il Documento Unico di Regolarità Contributiva ( DURC) non risulta regolare”.

“A questo punto le domande sono due: Siamo in seria difficoltà? Se siamo arrivati a venderci i gioielli di famiglia la situazione è seria. Inoltre voglio ricordare, che solo il popolo può prendere decisioni così importanti, come la vendita o meno dell’immobile di via Barletta, – che l’ing. Nacci ha paventato di voler attuare – non certo uno sparuto gruppo di delegati del sindaco. Oppure c’è qualcos’altro che dobbiamo sapere? La zona e l’immobile di Via Barletta n.161 sono diventati, dopo anni, forse, molto appetibili urbanisticamente per qualcuno? Per costruirci palazzi? Tale scelta spetterebbe solo ed esclusivamente al popolo tranese mediante un referendum popolare, come prevedono gli art.61-62 e. 66 dello Statuto Comunale. Se c’è intenzione di rendere edificabile la zona, sia ben chiaro, che il progetto dovrà riguardare, esclusivamente, l’emergenza abitativa” chiosa la componente dell’Ufficio di Presidenza. di “Italia in Comune”.

venerdì 16 Agosto 2019

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