“È grave che il Ministero dei trasporti e delle infrastrutture abbia nchiesto la propria esclusione come responsabile civile dal processo per nla strage ferroviaria avvenuta fra Andria e Corato il 12 luglio 2016, npare per un mero vizio formale dell’atto di citazione. Condivido nl’indignazione dei parenti delle vittime, perché di fronte a una ntragedia come quella che ha scosso l’Italia intera due anni fa, il ndovere dello Stato deve essere dare l’esempio e non fuggire dalle nproprie eventuali responsabilità”. Lo dichiara il senatore di Forza nItalia Dario Damiani, commentando l’udienza svoltasi l’11 ottobre.
“Restare nel processo è l’ unico modo nper far valere le proprie ragioni e consentire che la verità su quella ntragedia che costò la vita a 23 persone emerga nella sua pienezza. È un npessimo esempio per un organo statale come un Ministero tentare di nsottrarsi al giudizio della magistratura, che rappresenta tutti i ncittadini che chiedono giustizia.
Ma il ministro Toninelli, oltre a nrispondere alle polemiche sui social, si è reso almeno conto di quanto naccaduto ieri in tribunale? È consapevole di questa richiesta dei suoi nlegali? Se sì, si tratta quindi di una presa di posizione frutto di una nscelta politica, al di là dei cavilli formali che potrebbero consentire nl’esclusione dal processo? Non sarebbe invece doveroso dare un segnale ndi responsabilità per rispetto delle vittime e dei loro familiari? In nmerito presenterò nei prossimi giorni una interrogazione parlamentare”.