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Solo con Trani chiede di rivalutare una proposta di legge su salvaguardia bellezze della città

La Redazione
La Cattedrale di Trani
«Si tratta di 5 articoli nei quali si spiega come la città di Trani, in particolare il suo centro storico, rappresenti un patrimonio inestimabile che dev'essere salvato dal degrado dovuto all'incuria»
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«Il patrimonio artistico architettonico della nostra città è il suo bene più prezioso, un’autentica fonte di ricchezza che, se adeguatamente preservata, produrrebbe sviluppo, benessere e le darebbe la definitiva consacrazione quale città d’arte». Fabrizio Sotero e Antonio Loconte della Rete civica Solo con Trani puntano l’attenzione su una proposta di legge per salvaguardare la città e in particolare il suo centro storico. «Su lavoro svolto dal già assessore alla pubblica istruzione, Giuseppe Laricchia, con il quale Solo con Trani ha iniziato una collaborazione politico-programmatica, circa 20 anni fa nacque una proposta di legge “norme per la tutela del patrimonio urbanistico, architettonico e artistico della città di Trani”. Tale proposta, la n. 5519 del 16.12.1998 depositata agli atti parlamentari della Camera dei Deputati, non ebbe la definitiva approvazione poiché mancò il via libera di una delle tre commissioni competenti».

«Si tratta di 5 articoli nei quali si spiega come la città di Trani, in particolare il suo centro storico, rappresenti un patrimonio inestimabile che dev’essere salvato dal degrado dovuto all’incuria ed alla mancanza di necessari fondi al suo restauro. La proposta di legge prevedeva la concessione di uno stanziamento pluriennale al Comune di Trani necessario per procedere al restauro conservativo degli immobili storicamente pregevoli oltre ad un riassetto degli elementi caratterizzanti l’identità del tessuto urbanistico. Si trattava – continuano Sotero e Loconte – di un vero e proprio programma d’interventi con particolare cura per le qualità cromatiche dei materiali utilizzabili nel centro storico con riferimento ai suoi spazi pubblici e privati, per le facciate, le pavimentazioni, le vetrine, gli impianti ed ogni altro elemento influente nel rispetto dei caratteri originali e tradizionali».

«Chiediamo agli organi istituzionali preposti di riprendere tale proposta di legge, riportarla all’ordine del giorno al fine di permettere alla nostra città di avere uno status particolare che le consenta un’espansione culturale-turistica incisiva sull’economia cittadina».

mercoledì 14 Marzo 2018

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