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Il campetto della discordia. Stasi: «Non ho accettato rientro perché non sono un burattino»

La Redazione
Campetto comunale di via Falcone
«È una vicenda che meriterebbe di essere approfondita in sedi diverse rispetto all'aula del Consiglio comunale (lo diciamo da oltre un anno), anche alla luce delle parole fortissime di Stasi»
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“Non ho accettato di tornare a Trani per essere trattato come un burattino”. Secondo il movimento politico #TraniACapo queste sono le parole che l’ing. Stasi avrebbe inoltrato al sindaco Bottaro rispondendo a questioni legate alla riperimetrazione del comparto 37.

«Sono parole pesanti come macigni, scritte dall’ing. Michele Stasi, dirigente del settore urbanistica del Comune di Trani, in una nota inviata al Sindaco Bottaro in merito alla vicenda della riperimetrazione del comparto 37, un’area nei pressi del Palazzetto dello sport».

«C’è chi non vuole la riperimetrazione e c’è chi, in ambito comunale, sostiene questa opposizione. Perché? Per motivi che Stasi ha smontato. Non contenti, vorrebbero che il dirigente modificasse il suo provvedimento, che è favorevole alla riperimetrazione (consentita dalla legge), ma l’ingegnere, con coraggio e coerenza, sta mantenendo la barra dritta».

«È una vicenda che meriterebbe di essere approfondita in sedi diverse rispetto all’aula del Consiglio comunale (lo diciamo da oltre un anno), anche alla luce delle parole fortissime di Stasi. Sarà la volta buona?» chiosa il movimento. Intanto il prossimo 19 dicembre altra convocazione in Consiglio per altri debiti fuori bilancio.

martedì 5 Dicembre 2017

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