Politica

Alessandro Cervino, assessore uscente: “Regolamenti e piani, ho lavorato per il futuro della città”

Donato De Ceglie
Ing. Alessandro Cervino
Cervino è uno dei due assessori quasi certamente fuori dalla "nuova" giunta comunale. Abbiamo tracciato il percorso fatto negli ultimi 13 mesi
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Aggiornamento di piani regolatori, progettazione regolamenti e studio di adozione di nuove strutture per la gestione del patrimonio. I 13 mesi di lavoro trascorsi hanno permesso all'ing. Alessandro Cervino, giovane professionista tranese, di confrontarsi con un'esperienza del tutto nuova. «È stato un anno di crescita, credo di aver sfruttato al massimo la mia esperienza. Devo ringraziare il sindaco per avermi dato l'opportunità di ricoprire un ruolo di così grande responsabilità a soli 32 anni. Al sindaco va riconosciuto il merito di aver puntato su una squadra giovane».

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Cervino è uno dei due assessori che potrebbero non essere presenti nella nuova composizione dell'esecutivo. L'altro è Martello. Poco più di due settimane fa il sindaco ha annunciato l'azzeramento di giunta che però si tradurrà in un rimescolamento di deleghe con nomina di altri due assessori scelti dalle parti di maggioranza che serviranno al primo cittadino per ritrovare nuovo equilibrio e senso di compattezza. 

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«Lo scollamento tra consiglieri ed esecutivo emerso negli ultimi consigli comunali era ormai evidente – commenta l'assessore uscente – e fa parte del gioco. È chiaro che, in una giunta politica, la figura di un tecnico possa essere la prima ad essere sacrificata nel momento in cui bisogna ritrovare gli equilibri politici. Con il sindaco ci siamo confrontati, abbiamo avuto modo di parlare, il riferimento alle performance che non gli erano piaciute erano rivolte al consiglio comunale, non ai componenti o al lavoro della giunta».

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Alessandro Cervino si dice contento dei risultati raggiunti, soprattutto per quelli non afferenti strettamente alle sue deleghe (Patrimonio, demanio marittimo, darsena comunale, amministrazione condivisa dei beni comuni, osservatorio sulle barriere architettoniche). «Abbiamo aggiornato il regolamento edilizio secondo lo schema regionale, è un lavoro che non afferiva alle mie deleghe ma avevo iniziato a parteciparvi quando ero seduto dall'altra parte della scrivania in rappresentanza del mio Ordine professionale e c'era l'assessore Tondolo: una volta nominato assessore è venuto naturale occuparmi di questo tema. L'ultimo tratto del percorso l'ho vissuto in questa duplice veste, e ne vado fiero: è uno dei provvedimenti importanti che restano nella storia della città. Siamo partiti dal regolamento del nostro Pug, lo abbiamo attualizzato, lo abbiamo reso conforme rispetto a quanto emerso dalla conferenza Stato-Regioni, sono stati regolamentati in maniera chiara alcuni punti dubbi. Trani sulle questioni urbanistiche è sempre abbastanza avanti rispetto alle città vicine».

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Nello steso settore è stato adottato anche un provvedimento che permette di semplificare procedimenti edilizi nelle zone più urbanizzate, un provvedimento che permette di edificare in maniera più rapida. «Sono due provvedimenti di cui non si è ancora compresa la portata. Entrambi i provvedimenti sono stati frutto di una gestazione che ha coinvolto gli ordini professionali che si sono messi in gioco in ordine di tempo, sapere, know-how, c'è stata osmosi tra i funzionari dell'ufficio tecnico e i delegati degli ordini professionali, questa è una delle esperienze di cui sono molto soddisfatto».

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Per la delega all'osservatorio sulle barriere architettoniche, l'ex assessore Cervino ha completato la fase di gestazione del "Piano dell'eliminazione delle barriere architettoniche" (PEBA), consegnato dal progettista e presentato poco prima di Natale alle associazioni facenti parte dell'osservatorio. «Il piano deve ora scontare il doppio passaggio in Consiglio Comunale  e nel mezzo ci sarà una fase di osservazioni. Durante la stesura del piano abbiamo coinvolto sia le associazioni dell'Osservatorio che i cittadini, c'è stato un questionario partecipato che ha avuto molto successo. Trani sarà all'avanguardia rispetto alle città limitrofe, è un piano regolatore dell'abbattimento delle barriere architettoniche della città, si è partiti dalle strutture comunali ed è stata fatta una pianificazione dell'eliminazione delle barriere all’interno delle delle stesse e lungo i percorsi cittadini. A differenza del passato, ora c'è una pianificazione organica alla base che andrà attuata nel tempo fino a giungere alla completa eliminazione delle barriere».

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In estate grazie ad un provvedimento voluto dall'assessorato coperto dall'ing. Cervino, i privati hanno ottenuto il permesso di realizzare camminamenti ad uso pubblico su area demaniale. «Abbiamo una costa composta per la maggior parte da scogliera, con accesso al mare non sempre agevole. Grazie ai privati che hanno raccolto input dell'amministrazione questo provvedimento ha permesso di migliorare l'acceso al mare».

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«Durante questi mesi di lavoro ho trovato grande disponibilità da parte dei funzionari a qualsiasi livello. Nel settore del Patrimonio Abbiamo fatto molta gestione dell'ordinario, il Comune di Trani ha una situazione molto problematica, che deriva da una conduzione che nei decenni – tra formulazione dei contratti e regolamento di gestione – ha creato situazioni ambigue e foriere di contenzioso. Il lavoro di quest'anno stava culminando nella stesura, dopo 17 anni, di un nuovo regolamento di gestione. Avevamo iniziato a lavorarci già da questa estate».

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Il regolamento è stato portato nel Consiglio comunale "galeotto", quello che ha fatto registrare l'overbooking di emendamenti che hanno poi portato il sindaco ad azzerare la giunta per ritrovare un punto d'accordo con la maggioranza. Il numero elevato di emendamenti (tutti provenienti dalla maggioranza) sui vari provvedimenti hanno indotto il sindaco a ritirare il provvedimento per evitare in quel luogo un confronto lungo e tecnico. 

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«Limati i problemi politici, spero che questo regolamento venga approvato perché va ad introdurre dei concetti nuovi come per esempio la locazione e concessione per valorizzazione, un istituto nuovo e innovativo che differisce dalla locazione e concessione normali perché darebbe opportunità a chi prende in concessione un luogo, di valorizzarlo attraverso la riqualificazione rifunzionalizzazione del bene tesso. Sono istituti che prevedono respiri di intervento con tempi molto più ampi, potrebbero rappresentare la soluzione per luoghi che allo stato attuale non incrociano l'interesse dei privati».

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A breve, annuncia l'assessore Cervino, potrebbe essere restituito alla città il Monastero: «Sono stati fatti lavori ma non i è ancora arrivati all'utilizzo della struttura per problematiche di infiltrazioni e messa in esercizio degli impianti. Abbiamo lavorato con lo scopo di risolvere criticità per restituire alla città un altro dei fiori all'occhiello».

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Tra i rimpianti di fine mandato, quello di non poter continuare a lavorare sul piano delle coste e sul piano regolatore del porto. «La visione amministrativa, lo ha ribadito il sindaco più volte, è quella di pedonalizzare completamente l'area portuale. Tra le cose su cui spero ci sarà continuità c’era un lavoro in corso con l'assessore Rondinone e Nenna sul piano di riorganizzazione dell'area del porto in termini di viabilità e parcheggi, per rendere quell'area sempre più turistica ma con un occhio di riguardo alle attività commerciali, non ultima quella della pesca». 

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lunedì 17 Gennaio 2022

(modifica il 7 Luglio 2022, 9:03)

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