Politica

Assegno di fine mandato, i portavoce comunali 5 stelle scrivono a Conte

La Redazione
Conte durante la firma di uno dei Dpcmi
"Riteniamo che tale atto non sia in linea con i principi del Movimento, elencati nella Carta dei Principi e dei Valori declinati dallo statuto recentemente approvato"
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"Carissimo Presidente, prof. Giuseppe Conte", così i portavoce delle comunità cittadine pugliesi scrivono al neo presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, per portare all'attenzione di quest'ultimo la rabbia per l'emendamento regionale che "riattiva" il privilegio dell'assegno di fine mandato.

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"Non possiamo non evidenziare lo sgomento e la delusione da parte nostra, degli attivisti, dei simpatizzanti e dei cittadini rispetto al ripristino del trattamento di fine mandato per i consiglieri della Regione Puglia, avvenuto con un emendamento "per articolo aggiuntivo" con la firma di tutti i capigruppo, tra cui la nostra portavoce Grazia di Bari, inserito nel d.d.l. 142/2021 sui debiti fuori bilancio". L’abolizione di questa misura avvenne ad opera del governo regionale guidato da Nichi Vendola, nel novembre del 2012, "Dopo una grande attività a livello territoriale del Movimento 5 Stelle che con “Zero Privilegi in Puglia” iniziò nel Febbraio 2012 una campagna di raccolta firme per spingere il governo regionale all’abolizione di questi privilegi", sottolineano nella nota.

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"Riteniamo che tale atto non sia in linea con i principi del Movimento, elencati nella Carta dei Principi e dei Valori declinati dallo statuto recentemente approvato e che in un momento così delicato per la situazione economica e sociale, tale azione appaia inopportuna e lesiva della dignità dei cittadini pugliesi. Ancor più, la modalità con cui è stato presentato questo emendamento risulta bizzarra; infatti, non c’è stata alcuna possibilità di discussione e il tutto è avvenuto in un periodo dell’anno in cui è tendenzialmente scarsa l’attenzione mediatica. Prescindendo da ciò, sarebbe stato opportuno che la portavoce, prima di firmare un atto tanto controverso, lo avesse condiviso con coloro che ogni giorno vivono il territorio, giacché con questo provvedimento si traccia un solco netto con quanto precedentemente fatto a livello territoriale dagli attivisti".

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"Auspichiamo che in un momento così delicato per il Movimento 5 Stelle ci sia bisogno di una riorganizzazione complessiva che veda nella partecipazione dal basso la propria forza e per questo è fondamentale ripartire proprio dalle esigenze del territorio e dagli attivisti che si impegnano costantemente per portare avanti quei valori sanciti dallo statuto. Le chiediamo per questo di esprimersi in merito a questa situazione e, se possibile, porre rimedio ad una decisione autoreferenziale che sta creando danni enormi all'immagine del Movimento in Puglia".

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Tra i firmatari c'è il consigliere tranese e portavoce locale, Vito Branà.

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martedì 10 Agosto 2021

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