Politica

Troppo movimento e poche stelle, cosa accade? Branà: “Momento di forte evoluzione ma siamo sereni”

Donato De Ceglie
Vito Branà
Nelle scorse ore la notizia della decisione del leader e fondatore del Movimento, Beppe Grillo, di affidare le chiavi della ripartenza all'ex premier Conte
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"Non possiamo dire oggi cosa accadrà al Movimento, non conosciamo gli sviluppi. Non stiamo prendendo posizione", così Vito Branà – già candidato sindaco con il Movimento 5 Stelle alle ultime elezioni -, consigliere comunale, commenta lo scenario nazionale del Movimento grillino. Nessuna fuga in avanti su scelte e decisioni, "Abbiamo un rapporto stretto con i gruppi delle città limitrofe, ci confronteremo con loro e poi valuteremo". Dopo l'intervista effettuata con Branà, lo stesso ha partecipato ad un incontro dei portavoce del Movimento, tra questi presenti i portavoce dei gruppi di Andria, Barletta, Canosa, Spinazzola, Bisceglie e ovviamente Trani.

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"Un incontro di due ore in cui sono emersi i principi che ci uniscono, nel rispetto dei cittadini che ci hanno votato. C'è tanta voglia di incidere nei nostri territori in collaborazione con tutti i livelli istituzionali. Noi ci siamo, forti e compatti più che mai, con la determinazione e la caparbietà che ci hanno sempre contraddistinto e con l'aiuto dei cittadini, per portare sempre avanti i nostri ideali ed i progetti delle cinque stelle del nostro programma nazionale" scrive su Facebook a corredo della foto pubblicata post incontro.

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È stato un mese di grandi manovre nel Movimento nel "dopo Conte", dalle espulsioni dei senatori alle uscite volontarie. Tra queste ultime segnaliamo a livello locale l'uscita di Giuseppe D'Ambrosio, motivata con un lungo post sui social. "La situazione è in forte evoluzione – dice Vito Branà – c'è chi sta scegliendo di andare via con motivazioni personali, di non condivisione di alcune dinamiche e chi invece è stato espulso". Ogni gruppo locale esprime una sua idea su quanto accade a livello regionale e poi a scalare verso il piano nazionale. Sul caso dell'ingresso in giunta Emiliano del Movimento, ad esempio: "Ognuno ha un suo pensiero. Ci sono città come Canosa, Barletta o noi stessi che non appoggiano la scelta di entrare in giunta Emiliano ma ci sono città come Andria, Spinazzola e Minervino che sono favorevoli. Su questo noi siamo molto più vicini ad Antonella Laricchia che a Grazia Dibari, per dire".

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Intanto a Trani, con l'impegno di Branà, è partita la Consulta Ambientale: "Un discorso che avremmo voluto avviare sin da subito dopo le elezioni ma tra caos causato dal virus e altri problemi cittadini, sembrava un argomento che nessuno volesse portare avanti. Quando è spuntata la problematica degli ulivi abbattuti su via Barletta sono tornato alla carica in commissione, ho trovato sponda favorevole con l'assessore Merra e con Luca Morollo di Sinistra Ecologia e Libertà che ci ha aiutati nella stesura dell'avviso pubblico. Ma non si tratta di vicinanza politica, c'è chi condivide la stessa sensibilità su alcuni temi ed è giusto lavorare in sinergia".

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"Sono critico con la maggioranza sui social, sono molto critico. L'aver votato favorevolmente le linee programmatiche dell'amministrazione non fa di me un consigliere di maggioranza. Io spero vengano portate avanti ma non vuol dire che sposerò a prescindere in consiglio comunale tutti gli atti. Sono libero di poter dire la mia, rappresento il Movimento in piena libertà, è una questione di onestà politica". Dopo la consulta ambientale, nel mirino di Branà ci sono i badge "salta fila" per i caregiver familiari. "Le file sono un problema per tutti ma per quanti si occupano di assistenza in famiglia sono un ostacolo, cercherò di portare avanti questo provvedimento in sinergia con la maggioranza. È ovvio che sarà l'assessore di maggioranza l'atto di giunta ma, ribadisco, non sono in maggioranza".

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E sul futuro del Movimento a livello cittadino: "Qualsiasi cosa accadrà non prenderò mai una decisione da solo, per rispetto al gruppo e agli eletttori. Questo posso dirlo. Soprattutto per rispetto del nucleo storico del movimento a Trani. Non posso dire oggi cosa farò se il movimento dovesse spaccarsi, al momento sono un rappresentate del Movimento 5 stelle e ne sono orgoglioso. Se domani il gruppo non dovesse condividere più il discorso nazionale, siamo liberi di scegliere cosa fare. Farebbe male scegliere una strada diversa dal movimento ma non avremmo problemi a proseguire con lo stesso impegno di sempre per chi ci ha votato".

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giovedì 25 Febbraio 2021

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