L’emergenza Covid-19 ha colpito fortemente il mondo teatrale: i sipari erano chiusi, i palchi vuoti come le sale prove e così le platee. Il teatro ha vissuto una fase di oggettiva difficoltà, avendo bisogno della presenza contemporanea di attori e pubblico, nutrendosi di una vicinanza fisica. Se lo spettacolo e l’intrattenimento possono trovare, pur nella difficoltà, modi diversi per affermarsi utilizzando lo streaming e arrivando così al pubblico, il teatro, in senso stretto, ha vissuto una reale impossibilità.
Le operazioni riscatto dall’emergenza Covid-19 sono molteplici, tra le quali spicca il progetto della scuola di teatro “Il cielo di carta”, premiata e riconosciuta dal “Ministero per i beni culturali” come spazio teatrale indipendente: l’associazione apre le iscrizioni per adulti (dai 16 anni in su) con un bando volto a selezionare la motivazione insita in ogni persona, che si accinge, a volte per casualità, ad una scuola di teatro, aiutando gli stessi utenti, attraverso un provino, a comprendere il tipo di impegno richiesto e garantire la continuità di un gruppo che stabilmente lavorerà insieme per due anni.
Il programma didattico sarà personalizzato su ognuno dei partecipanti e successivamente creato in base al profilo del gruppo. Questo garantisce anche la sicurezza Covid-19 poiché, oltre a seguire le linee guida, è garantito un gruppo fisso. Le lezioni di prova infatti saranno, per bambini e ragazzi, solo ed esclusivamente previo consulenza, mentre per gli adulti dai 16 anni (compiuti) ci sarà un provino che va svolto entro agosto on line, e a settembre verrà completato in presenza. Tali modalità contraddistinguono la scuola “Il cielo di carta”, operante sul territorio dal 2013, con la partecipazione di oltre 350 allievi e la realizzazione di oltre 50 spettacoli.