Scorrendo fra gli annali delle generazioni di maturandi, il periodo di metà marzo è sempre stato quello tradizionalmente dedicato ai festeggiamenti dei “100” giorni di distanza dall’inizio delle temute e tanto attese prove di Maturità. Solitamente, in coincidenza con questa ricorrenza, gli studenti dell’ultimo anno organizzano un pranzo con gli stessi professori con cui hanno condiviso le aule per cinque anni, brindando a tutte le esperienze trascorse ed agli ultimi momenti che condivideranno insieme. Quel che sta avanzando di pagina in pagina sulle agende dei maturandi di tutta Italia è però un ultimo anno di scuola decisamente particolare, fortemente condizionato dalla quarantena dettata dal CoronaVirus.
Totalmente nuove sono le misure adottate per le classi liceali, le quali tutte d’un tratto si sono ritrovate a prima mattina non più al suono di una campanella, ma davanti ad un computer che proietta sullo schermo la piattaforma Zoom. È infatti un tipico martedì, quello della VC del Liceo Scientifico “Vecchi” di Trani, che inizia come da programma alle ore 8:10 con il professore di filosofia e con il quale affrontano la figura di Jonas e il suo “Principio di Responsabilità“. “È proprio come essere in classe” racconta simpaticamente Martina, una studentessa, “infatti cominciamo dall’appello ed esattamente come accadrebbe in una normale giornata scolastica, ci sono i ritardatari anche qui”. Durante la seconda ora è il turno in piattaforma della professoressa di italiano e subito dopo quella di educazione fisica. Certo, è un’agevolazione potersi svegliare pochi minuti prima che cominci la lezione ed anche dover affrontare non cinque ore di lezione come in una normale giornata scolastica, ma due o tre. Al contrario, però, tra le difficoltà riscontrate in questo periodo di lezioni online, vi è sicuramente negli orari di punta il sovraffollamento del portale che, spesso, può comportare perdite di connessione che rendono difficile seguire le spiegazioni.
“Anche i professori che non riusciamo ad incontrare, hanno modo di caricare i compiti sul registro elettronico. Questo tipo di didattica comporta maggiore stress per certi versi: nessuno di noi avrebbe mai immaginato di vivere questo secondo e ultimo quadrimestre della nostra vita scolastica a distanza” aggiunge Martina.
Nonostante questo, la classe cerca di supportarsi e di tenersi aggiornata sul da fare attraverso i gruppi WhatsApp oltre che sfruttando gli altri canali social che fortunatamente permettono in vari modi di limare le distanze fisiche. Nonostante questo, il countdown verso gli esami di Stato è inesorabilmente partito e le modalità pare non siano ancora chiare: ancora se ne parla in maniera superficiale, ma i professori sostengono che seppur diversamente dai precedenti anni, andranno svolti. A confermarlo è stata la stessa ministra dell’Istruzione Lucia Azzollini ai microfoni di Rai Radio1: “”E’ chiaro che l’anno scolastico sarà valido. Gli insegnanti hanno la piena libertà di valutare come ritengono, anche nelle piattaforme: non ho l’ossessione del voto” ha specificato, aggiungendo a riguardo della maturità: “Ci stiamo riflettendo, abbiamo in mente possibili soluzioni che garantiscano agli studenti di fare un esame serio, lo stanno chiedendo tutti ed è giusto che l’esame di Stato 2020 non passi come quello in cui in cui si perde il sapore dell’esame di Stato stesso”.
E mentre per la didattica e per la burocrazia si attendono possibili evoluzioni, c’era chi già si era preparato per il magico momento del pranzo dei 100 giorni, come la VC: “Non solo lo avevamo programmato, ma era praticamente tutto pronto quand’è arrivato il decreto di chiusura. Noi speriamo di rientrare presto anche se ci rendiamo conto che sarà complesso farlo” conclude Martina. In questo anno scolastico sicuramente singolare, auguriamo a tutti i maturandi delle scuole di Trani un buon ultimo quadrimestre ed una buona strada verso la Maturità 2020!