Cultura

Fotografare il Jazz non è facile, si muove come un Amphibious. Secondo disco per Buongiovanni

Donato De Ceglie
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Cannibal Eyes
​È stato pubblicato il secondo album del chitarrista tranese Pasquale Buongiovanni, "Amphibious". Copertina del disco a cura di Antonia Bufi
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Parlare di Jazz è parlare del mondo, con tutte le complessità e le trame che possono colorarlo. Secondo Baricco quando ti chiedi “cosa è?” e non hai risposta, beh “Allora è jazz”. Sfogliando la tracklist di Amphibious la domanda può sorgere spontanea ma ad ogni brano, vi sembrerà di porvi una domanda diversa pur usando le stesse parole. Pasquale Buongiovanni, chitarrista tranese, è alla sua seconda uscita. Dopo anni di studio da autodidatta, Pasquale studia nel conservatorio Nino Rota di Monopoli perfezionando la tecnica dello strumento, le tecniche dell’improvvisazione e la composizione jazz. La tastiera della chitarra è il suo habitat preferito.

Lo incontriamo in un bar del centro di Trani per capire cosa si nascondesse dietro questo coccodrillo di plastica raffigurato in copertina, una foto dell’artista Antonia Bufi. “Quella foto è di Antonia, la vidi tempo fa, prima che iniziassi a lavorare per Amphibious ma avevo già deciso sarebbe stata la copertina di un mio disco”, dice Pasquale. Questo disco è il secondo lavoro personale per il chitarrista, frutto di un lavoro di ricerca e studio: “È un punto a fine di un percorso di ricerca, ma non è un punto di fine a questa ricerca, anzi questo disco stesso grazie agli strumenti che gli danno vita e che in varie formazioni lo porteranno in giro, sarà un laboratorio per sé stesso, per presentarsi in maniera sempre diversa”.

“Amphibious” è un progetto di musica strumentale che trova la propria cifra personale nella coesistenza/sintesi di più linguaggi musicali, dai quali attinge per restituire suoni e strutture non sempre legati al jazz, che pur rimane il punto di partenza. Fondamentale è la melodia, che emerge con decisione fluttuando su cambi armonici articolati e spesso tortuosi, rendendo trasversale e cantabile anche la composizione più complessa. Dal collettivo vengono spesso estrapolate formazioni più piccole, di impronta acustica, elettrica o elettronica in modo da “vestire” i brani in maniera sempre diversa.

“In questo disco coabitano sette mondi, sette pianeti, l’universo nel quale gravitano è quello del jazz”, continua Pasquale, un genere che fa esperienza di sé in ogni traccia. Il jazz diviene punto di partenza e al tempo stesso approdo per la sperimentazione del compositore. Ma oggi, che significa essere un musicista? “Sopravvivere. Vivere per la ricerca, per lo studio sì, ma c’è grande difficoltà nel poter definire questo un mestiere”. L’arte di arrangiarsi, non solo con una chitarra in mano. Ma il Jazz ha una sua nicchia, nella quale le piccole api operaie che lavorano per tenere vivo questo genere si muovono con interesse e attenzione, “I club hanno ancora una loro funzione, la loro attività sociale contrasta il vuoto relazionale dei social. Non c’è più l’abitudine di ascoltare musica insieme”, siamo figli dello “skip”, del salto a piè pari da un brano all’altro, l’attenzione per la musica si è radicalmente trasformata.

Amphibious oggi è un biglietto da visita, un modo per Pasquale di dire: Eccovi il mio pensiero del jazz, almeno fino ad ora. L’inquietudine dell’Illusione di Cotard che si trasforma in un delirio armonico bellissimo, per riscoprirsi vivi, l’hype ovattato di Noblesse oblige, è tutto guidato dal passo di questo coccodrillo di plastica a bordo piscina che potrebbe benissimo trasformarsi in un rettile in carne e squame per far sentire la veracità della propria musica. Durante la chiacchierata di raggiunge Domenico Cartago che nel disco accompagna Pasquale al pianoforte. La squadra completa che ha collaborato a questo lavoro è la seguente: Domenico Cartago, pianoforte, synth; Antonello Losacco, basso elettrico; Mimmo Campanale, batteria; Giuseppe Todisco, tromba, flicorno; Enzo Bacco, sax tenore; Tommaso Florio, sax contralto, sax baritono.

L’intervista-chiacchierata si trasforma in un viaggio totale intorno a tutto quello che gravita nell’universo musica: problemi, soddisfazioni, soluzioni, vie future. Tutte situazioni che potrebbero impolverare il quotidiano ma che con un colpo di jazz, ricomincerebbero a brillare. Amphibious è stato prodotto da Angapp Music ed è disponibile sulle piattaforme Spotify, Apple Music, iTunes, AmazonMusic, Google Play Music, Deezer.

domenica 24 Febbraio 2019

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