Cultura

Il mondo di domani è difficile da pensare? Nella scuola Baldassarre ci provano così

Ottavia Digiaro
Flipped Classroom
Niente più banchi e sedie sistemati in fila lineare, nessuna lavagna in ardesia, niente più pila di libri sopra e sotto il banco
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Si chiama Flipped classroom la ricetta della felicità scolastica, che soddisfa professori, studenti e famiglie. Anche a Trani si è deciso di sperimentare la Classe 3.0, in una prima della scuola media E. Baldassarre.

L’impatto è forte, niente più banchi e sedie sistemati in fila lineare, nessuna lavagna in ardesia, niente più pila di libri sopra e sotto il banco. I ragazzi sono dotati di tablet, i libri sono in formato digitale e la cara lavagna è diventata una lavagna interattiva multimediale. Si percepisce un ambiente flessibile, grazie anche ai banchi facilmente trasportabili, che si adatta alle esigenze di tutti. I ragazzi, poi, hanno deciso di abbellire la propria classe con nuvolette contenenti parole come dream, innovazione, curiosità, ricerca riassumendo i loro desideri, ma contemporaneamente la nuova didattica.

“I ragazzi – afferma la dirigente scolastica prof.ssa Gabriella Catacchio – oggi sono nativi digitali, costantemente connessi, con modelli di pensiero fortemente condizionati dalle tecnologie e dagli strumenti dell’era digitale. Ormai parte integrante della loro vita extrascolastica”. Grazie ad un finanziamento regionale che rientra nel programma di intervento per promuovere e sostenere la qualificazione dell’offerta culturale, formativa ed educativa nelle scuole pugliesi, la scuola ha avuto la possibilità di aprirsi alle nuove tecnologie e di munirsi di strumenti indispensabili ad elaborare il modello didattico della classe capovolta, che inverte il tradizionale modus operandi per favorire un apprendimento moderno, inclusivo e attivo.

La nuova impostazione didattica presenta il vantaggio di potenziare negli alunni la capacità di collaborare in team, di stimolare le loro capacità critiche, di valorizzare i loro diversi approcci cognitivi in un’ottica inclusiva. “Ringrazio l’assessore regionale all’istruzione Sebastiano Leo e il consigliere regionale Mimmo Santorsola – commenta la dirigente scolastica – perché sono sempre attenti allo sviluppo di politiche che stimolino la passione e la creatività dei giovani”

La classe, quindi, diventa flessibile e la sua flessibilità si sperimenta nell’organizzazione dello spazio fisico con arredi funzionali agli studenti e alla didattica con Lim, banchi trapezoidali con ruote utili a spostamenti e a una didattica laboratoriale. “Il docente diventa la guida nell’uso critico di questi strumenti – commentano le prof.sse Nenna e Verri – Noi promuoviamo un’analisi critica e il nostro punto di partenza è la mediazione e l’integrazione che si coniuga con il bello della tradizione”.

Una sfida complessa accettata dal consiglio di classe, ma soprattutto dai genitori dei venti alunni della classe prima che sperimenta questo nuovo approccio alla didattica e che tramite il finanziamento è stata data l’opportunità di acquistare ipad e libri di testo in formato digitale, che si utilizzano in classe. L’aula è stata dotata di Lim e di una connessione internet che garantisce lo svolgimento della lezione senza intoppi.

lunedì 22 Ottobre 2018

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