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Alveare. “Nicola, novantasei anni, colto da malore”. La rubrica di Rino Negrogno

La Redazione
Guerra
Il nipote ci racconta che Nicola è stato prigioniero in Russia e da lì si è recato a piedi in Grecia portando un compagno ferito sulle spalle. Esce tutti i giorni per incontrare i suoi amici in piazza Gradenigo
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«Uomo di novantasei anni colto da malore in un pizzicagnolo in via… codice giallo». E invece Nicola se ne stava seduto con il suo vincastro da buon pastore, sventolandosi con il cappello e un sorriso smagliante sotto l’occhio vigile dell’apprensivo banconiere. Trafelato e sudato, mentre misuravo la pressione arteriosa al canuto, è invece giunto suo nipote, una sessantina di anni e, detergendo la fronte perlata, già serbava la sua solenne rampogna: «Quante volte, zio, dobbiamo ripeterti di non uscire da solo – con tono severo – una caduta alla tua età sarebbe fatale» e poi, rivolgendosi a me con grande preoccupazione: «Come sta?». Ho scostato lo stetoscopio per rispondere, ma Nicola mi ha anticipato sorridendo sornione: «Quanta premura! Sto bene. Avevo il desiderio di cucinarmi due lenticchie e sono venuto a comprarle».

«Ma vive solo e si cucina da solo? – ho chiesto sbigottito al nipote – in effetti lei ha ragione – ho proseguito senza attendere la sua risposta – una caduta, alla sua veneranda età, potrebbe rivelarsi fatale; perdoni la mia sfrontatezza, ma dovreste assicurargli una compagnia, una badante».

Il nipote ci racconta che Nicola è stato prigioniero in Russia e da lì si è recato a piedi in Grecia portando un compagno ferito sulle spalle. Esce tutti i giorni per incontrare i suoi amici in piazza Gradenigo (abita più o meno vicino la caserma dei carabinieri), «piazza Sent’Austein» precisa lui, e le badanti gliele hanno proposte ma non resistono più di una settimana.

Sì perché Nicola si innamora e fa loro la corte. Per noi, che non abbiamo camminato dalla Russia alla Grecia con un compagno ferito sulle spalle, è un atteggiamento certamente deprecabile, sessista; saremmo quasi sicuramente accusati di violenza sessuale ed è giusto così; ma Nicola se la ride ripensando alla badante rumena con gli occhi azzurri che un po’ ci stava; gli ho guardato le gambe e ho cercato di immaginare com’era la sua faccia mentre camminava sulla neve con le mani imbrattate dal sangue del compagno. L’ho perdonato.

Alveare 2017

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Alveare 2018

1 Il problema etico di Giuseppe Tarantini – 2 Il Pronto Soccorso – 3 Il corte di Acca Larentia – 4 La razza del mio cane – 5 Alfredo Albanese – 6 Quale giorno della memoria? – 7 Sai già a chi votare? – 8 Caro Michele – 9 Sanremo senza Facebook – 10 Una campagna elettorale monotona – 11 Cara, brumosa, desolata periferia – 12 La favola di Sfortunina – 13 Gli occhi di Marilena – 14 Il furto al centro trasfusionale – 15 Attaccatevi al tram

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venerdì 6 Aprile 2018

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