Cultura

Festival Il Giullare, una settimana di appuntamenti che si concluderà con il concerto all’alba

La Redazione
Ivan Dalia
Questa sera "Siamo fatti di-versi perché siamo poesia" spettacolo comico di teatro e musica di e con Guido Marangoni
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Il Festival vivrà la sua settimana all'interno del cortile del Centro Jobel di Trani in Via G. Di Vittorio n. 60, dove dal 25 al 30 luglio ci si potrà recare fin dalle ore 20.00 per poter accedere all’area food “La Locanda del Giullare” e visitare gli stand delle associazioni, circa 30, che aderiscono al Festival Il Giullare. Alle 21.00 circa il sipario del Festival Il Giullare regalerà emozioni per tutta la settimana. Sabato 1 agosto la conclusione del Festival con un concerto emozionante all'alba. Di seguito il calendario degli appuntamenti.

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Domenica 25 luglio

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 “Siamo fatti di-versi perché siamo poesia” spettacolo comico di teatro e musica di e con Guido Marangoni Attraverso canzoni, video, qualche pezzo comico e la letture di alcuni brani dei suoi libri lo spettatore si troverà ad osservare la fragilità e la diversità di ognuno di noi da nuovi punti di vista . Molte delle fragilità condivise dal genere umano vengono rilette con un linguaggio leggero e a tratti anche molto divertente riscoprendo la potenza che si nasconde nella condivisione della parte più debole.

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Guido Marangoni è un ingegnere in informatica, fonda nel 2002 amani.it una IT Company (amani è una parola swahili che significa pace). Si specializza nello sviluppo di app, nella sicurezza informatica e la tutela dei minori on-line. Coltiva la passione per la musica, il teatro, la scrittura e le Sacre Scritture. Nel 2007 mette da parte la balbuzie e decidere di salire sul palcoscenico portando in scena lo spettacolo comico "punti di viSta – Spunti di vita" da lui scritto ed interpretato. Da quel giorno porta i suoi spettacoli nei teatri e collabora anche con il laboratorio artistico Zelig di Milano. Nel 2017 pubblica il suo primo libro "Anna che sorride alla pioggia" con Sperling & Kupfer vincitore del "Premio selezione Bancarella 2018". Dal 2019 collabora con il Corriere della Sera con la sua rubrica settimanale "Buone notizie secondo Anna".

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Con più di 350 incontri nelle scuole, università, aziende e teatri di tutta Italia porta in scena lo spettacolo "Siamo fatti di-versi, perché siamo poesia" dove, con leggerezza, racconta la bellezza e la potenza della diversità di ogni essere umano. Lo spettacolo è arrivato a più di 100 repliche nei teatri e le piazze di tutta Italia registrando spesso il "tutto esaurito".

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Lunedì 26 luglio

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  • Anteprima: “Il tempo della vita” – performance di ritmo e immagini a cura del laboratorio di musica del Centro Diurno del Centro Jobel
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  • Teatro: “Nella bottega d’arte, i silenzi si illuminano con i colori”  a cura dell’ Associazione “Le mani incatenate” di Bari – Regia di Michele Caiati. Spettacolo in LIS (Lingua dei Segni)
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Nel medioevo c’erano i mestieri sordi brillanti che operano d’arte con gran maestri , poi tristemente il tempo si tramonta e la bottega viene dimenticata . Ma arriva il giorno che ritorna a rivivere e la storia da raccontare .

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L’ associazione Le mani incatenate è una Onlus di Bari, che nasce dalla compagnia teatrale “ Città Vecchia “ dell’ ENS di Bari impegnata. La scelta del nome “le mani incatenate“ è per ricordare quanto accaduto al Congresso di Milano, nel 1880. E’ una data fondamentale per la comunità sorda in quanto gli udenti imposero il divieto di usare i segni nella scuola, motivandolo con il motto “ i segni uccidono le parole “. Questo ostracismo al gesto tentò quindi di eliminare un elemento fondamentale della cultura sorda – la sua lingua – e anche l’esperienza dei primi educatori sordi.

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Martedì 27 luglio

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  • Anteprima: “Pedala” – cortometraggio, diretto da Antonio di Domenico prodotto da Perdido Film in collaborazione con Rizoma Film e realizzato a partire da un’idea di Viviana Scannicchio, che con l’Associazione Italiana “Sondrome X Fragile” lo ha pubblicato in occasione della Giornata mondiale delle Malattie Rare del 28 febbraio. Il protagonista è Mario, 9 anni che con sua mamma e suo fratello Matteo diventa prezioso esempio di coraggio, tenacia e rivincita.
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  • Teatro: “Carillon” a cura di Teatro la Ribalta di Salerno – Regia di Valentina Mustaro. spettacolo di mimo e linguaggio corporeo composto da quattro episodi e situazioni che consentono di rappresentare un mondo incantato, fiabesco e fatto di storie. Un viaggio fra quattro storie innescato dal movimento di un Carillon di cui i mimi-attori sono i principali meccanismi.  Particolarmente adatto ad un pubblico di bambini e famiglie, Carillon intende porre l’attenzione su temi quali: la comunicazione non verbale, l’inclusione sociale, l’accettazione delle diversità, l’immaginazione, le emozioni… attraverso il linguaggio mimico gestuale.
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Mercoledì 28 luglio

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  • Teatro: “Tutta colpa del Litio” a cura della compagnia “Fareassieme Il Cerchio” di Trento – Regia di Carmela Poligamia. Lo spettacolo racconta,  in chiave ironica, clownesca, ma anche drammatica, la vita di una giovane donna , Eugenia,  che ad un certo punto della sua vita scopre la malattia mentale, le diagnosticano il disturbo bipolare,  solitudine, stigma, paura , ma anche speranza e fiducia.  Eugenia inizialmente accetta l’ etichetta di bipolare, ma in seguito le cose cambieranno.
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Giovedì 29 luglio

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  • Anteprima: “Accendi il Blu” – a cura dell’Associazione “Gocce nell’oceano” di Corato (BA) – regia di Marika Di Rella. “Accendi il blu” racconta di scelte: la scelta di creare qualcosa di nuovo, la scelta di Vittorio di seguire Marika e quella di Marika di seguire Vittorio, la scelta di essere pazienti e muovere un passo alla volta. Racconta della scelta di guardarsi e capirsi e della scelta di scegliersi.
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A chi guarda “accendi il blu” arriva, si spera, un messaggio, viene posta una domanda: “Tu scegli me?”.  

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  • Teatro: “Opus Incertum” a cura di Diversamente in Danza di Verona – Regia di Giorgia Panetto. L’incertezza è la condizione perfetta per incitare l’uomo a scoprire le proprie possibilità. (Erich Fromm). "Opus Incertum" è una tecnica edilizia romana che consiste nel creare muri partendo da pietre molto diverse tra di loro, trovando il modo di incastrarle per rendere il muro solido e uniforme. Sei danzatrici con corpi e modi di pensare molto diversi tra di loro, trovano modi, tempi e spazi sulla scena per creare una performance artistica solida e uniforme.
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Venerdì 30 luglio

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La Magia della Vita incontro-spettacolo di e con Christopher Castellini – l’illusionista della mente. Lo spettacolo dal primo minuto rapisce ed accompagna il pubblico in un viaggio onirico, in un vortice di storie incredibili, di esperimenti impossibili e soprattutto di scelte. Stupore, divertimento ed emozione, ma soprattutto speranza e grande coinvolgimento del pubblico: questi e molti altri sono gli ingredienti dell’imperdibile spettacolo dell’Illusionista della Mente, un vero e proprio Inno alla Vita. Definito dai media americani lo Stephen Hawking del Mentalismo, Christopher Castellini è affetto da una distrofia muscolare progressiva che lo costringe da anni in carrozzina, ma che non gli impedisce di proseguire i suoi sogni

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Primo e unico italiano sul Podio sia al Campionato Europeo FISM 2017 che al Campionato del Mondo di Mentalismo FISM 2018 disputato in Corea del Sud, è l’italiano più premiato nel suo settore. Nel 2019 da Las Vegas debutta nella televisione nazionale Americana sulla rete CW (CBS e Warner Bros) riscuotendo un incredibile successo. David Copperfield si è congratulato per il suo lavoro, Silvan lo ha definito un artista “Incredibile e Credibile”Raul Cremona lo ritiene “Il più grande mentalista vivente”.

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Ha collaborato anche con Arturo BrachettiAlexanderMr. Forest e Paolo Ruffini.

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È noto in Italia per le sue numerose apparizioni televisive in RAI e Mediaset (su tutte quella al programma di Canale 5 Tu Sì Que Vales) e per i suoi spettacoli di teatro.

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Sabato 1 agosto

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Ore 6.00 presso il Molo S. Antonio. In collaborazione con il Ristorante e Locale Notturno “Il vecchio e il mare” 

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Concerto all’Alba con Ivan Dalia. Ironico, giocoso, dinamico… e diretto. Ivan Dalia ha un carattere eclettico, la sua musica mescola le basi classiche più rigorose ed influenze provenienti dal vasto mondo del Jazz e dalle ricche tradizioni popolari del Sud Italia e del Mediterraneo. Pianista e compositore, leader di diverse jazzband e solista, nasce a Teverola, in una piccola città industriale vicino Napoli, nella fu Campania Felix. Cieco dalla nascita, fin da piccolo ha scelto la musica per compagna di vita.

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Il suo primo album omonimo, prodotto da Fabio Massimo Colasanti (già produttore di Pino Daniele, Giorgia, Grignani, Mietta) è uscito nel 2018 quando affianca Fabrizio Bosso e Rosario Giuliani, poi affronta tournée indipendenti con un seguito crescente: da 

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Pianista solista in diversi Jazz club a New York e Boston o col suo trio al festival Poesia e Forma nel Jazz, Cagliari 2018, "La sua musica e la sua personalità «scuotano gli stereotipi e sostengano i diritti». -Superando"

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Ottiene numerose apparizioni televisive come solista per le sue composizioni jazz contemporanee e presenta diversi eventi Rai.

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Nel 2017 conduce per la seconda volta la XXII edizione del Premio Braille trasmessa su Rai Uno in diretta dal Teatro Brancaccio di Roma. Sempre nel 2017 riceve il premio Napoli Cultural Classic per la musica. Nel 2016 si posiziona al secondo posto al Italia’s Got Talent, facendo impazzire la giuria ed il pubblico. «Un talento senza confini, senza punti di riferimento, come destrutturato» dice nell'occasione Luciana Littizzetto.

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domenica 25 Luglio 2021

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