Cultura

La criminalità organizzata in “Mano mozza”: storie di mafia sul nostro territorio

Vincenzo Avveniente
Presentazione libro "Mano mozza"
Piazza Longobardi ha ospitato questa sera la presentazione del libro scritto da Emma Barbaro e Valentina Drago
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Si è tenuto questa sera all'esterno della Biblioteca di Babele l'incontro di presentazione del libro "Mano mozza, genesi e sviluppo di una mafia pugliese" scritto da Emma Barbaro e Valentina Maria Drago. Decine di presenti hanno partecipato all'appuntamento tenutosi in piazza Longobardi dimostrando forte interesse su un tema ancora tanto attuale quale quello della criminalità organizzata sul territorio meridionale.

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Voci dell'incontro, moderato dal giornalista Nico Aurora, sono stati l'editore Leonardo Palmisano, la scrittrice e giornalista Emma Barbaro e l'ex procuratore della Dda di Bari Pasquale Drago. Presenti anche il presidio di Libera contro le mafie di Trani, che ha aperto la serata con un intervento di Anna Rossi, ed il Comune di Trani rappresentato dall'assessora alla cultura Francesca Zitoli.

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"Un libro che parla della genesi di alcune delle criminalità organizzate presenti sul territorio e non solo del mafioso Salvatore Annacondia (conosciuto come "mano mozza")" ha spiegato l'autrice Emma Barbaro. "C'è stato un periodo in cui Annacondia ha goduto di una certa immunità in un clima di omertà. Le radici devono venire allo scoperto per fare fronte al virus mafioso. Serve partire dalla storia per arrivare al presente" ha aggiunto la giornalista campana.

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Il testo racconta di un fenomeno che ha coinvolto la città e tutta la provincia Bat con diverse declinazioni dell'illegalità: dal contrabbando di sigarette al commercio di droga e l'organizzazione di bische clandestine, in una "Trani che viveva con un coprifuoco che chi violava poteva portare qualcuno a trovarsi nel mezzo di una sparatoria" spiega il dott. Drago, in pensione dal 2018. Pagine che raccontano del Porto e di Piazza Mazzini come regni di traffici proibiti e omicidi in un periodo buio per tutta la società, scritte di una verità che è quella processuale e che emerge dalle sentenze passate in giudicato. "Avrei voluto continuare a seguire le inchieste, ma la pensione me lo ha impedito. Mia figlia Valentina, co-autrice del libro, mi ha spinto a recuperare tutti i miei archivi per raccontare una storia che cerca di andare al di là della cronaca quotidiana" aggiunge.

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"La mafia non è mai un fatto individuale, ma un fatto di gruppo. Non stiamo parlando di una persona, ma di un gruppo di persone e di una società inquinata" evidenzia il dott. Drago, spiegando come anche il mondo dell'imprenditoria e della politica siano stati condizionati dalla criminalità di Annacondia e non solo. Una personalità forte che, dopo un periodo di apprendistato mafioso a Milano, è riuscito a guadagnare spazio nel mondo criminale una volta tornato in patria. "Ricostruire la mentalità, il metodo, quello era l'importante in questo libro" sostiene infine l'autrice Emma Barbaro davanti ad un grande pubblico che si è mostrato ancora sensibile davanti a temi che hanno condizionato e possono ancora condizionare il territorio.

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sabato 5 Giugno 2021

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