Cronaca

Carcere di Trani, apre nuovo padiglione. Sappe: “Senza personale e con ala della vergogna aperta”

La Redazione
Carcere di Trani
Il sindaco chiede intervento della senatrice Piarulli: "Nessun intervento concreto a favore delle carceri pugliesi"
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“C’era una volta il carcere di Trani che era considerato il fiore all’occhiello del sistema penitenziario italiano, poichè ospitava in sicurezza gli esponenti del terrorismo rosso e i più famosi criminali italiani del momento. Quel penitenziario costruito negli anni 70 diventò un carcere di massima sicurezza poiché a quel tempo era considerato strutturalmente all’avanguardia e molto sicuro. Da allora sono passati quasi 50 anni e molti lavori di manutenzione anche straordinari sono stati eseguiti per via del deterioramento della struttura. Purtroppo da allora la famosa sezione “blu”, quella in cui erano ospitati terroristi e famosi criminali, è rimasta la stessa diventando un monumento al degrado ed alla fatiscenza, nonostante ciò si continuano ad ospitare circa 200 detenuti costringendo anche i poliziotti a lavorare in condizioni igienico sanitarie fatiscenti”.

Così in una nota Federico Pilagatti e Sante Giusto per conto del Sappe, sindacato autonomo della polizia penitenziaria che più volte ha denunciato all’amministrazione penitenziaria ed ai mass media lo stato di degrado presente in tale reparto che ospita più del 60% della popolazione detenuta di Trani, con stanze singole con al centro un water e locali docce da far paura. “Abbiamo documentato lo stato di assoluto degrado con foto, chissà dove sono le varie associazione che tutelano i diritti dei detenuti, i radicali e i garanti sempre pronti a denunciare situazioni anomale o sparare addosso ai poliziotti” commentano ancora.

L’amministrazione penitenziaria promise al Sappe che con il nuovo padiglione ci sarebbe stato il “travaso” di detenuti con chiusura della sezione blu, stando a quanto dichiarano nella nota. “La battaglia del Sappe fu anche condivisa dall’allora direttrice del carcere di Trani dott. Piarulli che, addossava la responsabilità di questa vergogna ad un amministrazione inefficiente ed inesistente. Come pure la Dirigente del carcere insieme ai sindacati ha sempre sostenuto la necessità di integrare i poliziotti penitenziari di Trani che, si erano vista scippare con i nuovi organici del 2017, una cinquantina di unità. Tutto ciò oltre alla grave situazione igienico sanitaria già descritta, ha comportato aggravio di lavoro per i poliziotti in servizio costretti a carichi di lavoro massacranti. Proprio con la dott.ssa Piarulli in più occasioni abbiamo firmato documenti con cui si chiedeva al DAP l’integrazione dei poliziotti, al fine di garantire i diritti previsti dalle leggi dello stato a tutela dei lavoratori”.

Il 23 marzo 2018 la dott. Piarulli è stata eletta senatrice della Repubblica, “Purtroppo però sono passati due anni dall’elezione della senatrice Piarulli, ma nessun intervento concreto a favore delle carceri Pugliesi e di quello di Trani è stato posto in essere, nonostante il ministro della giustizia Buonafede fosse della sua stessa parte politica”.

“Abbiamo ancora molta fiducia nella senatrice Piarulli e speriamo che quanto prima ci si inizi ad interessare concretamente alle problematiche penitenziarie pugliesi”. Dall’aumento di unità operative ad un numero congruo di detenuti ospitati, le richieste del Sappe sono rivolte tutte alla senatrice, affinché “ricordi il suo recente passato e intervenga in favore delle carceri pugliesi”.

sabato 23 Maggio 2020

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