Cronaca

Ragazzo affetto da sindrome di Down sale sul treno sbagliato, l’intervento di uno studente tranese

La Redazione
Trenitalia (foto repertorio)
La disavventura ha avuto un lieto fine grazie alla tempestività dell'intervento dello studente
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E’ stato un gesto normale salvarenquel ragazzo: era in preda al panico, cercava aiuto, eranspaesato e disorientato”. Queste le parole dello studententranese all’indomani della vicenda che l’ha visto in prima lineanper salvare un pendolare affetto dalla sindrome di Down, a bordo del treno regionalendella tratta Foggia – Bari.

Sergio, questo è il nome del ragazzondown, salito su quel treno, a bordo del quale avrebbe dovuto trovarenad attenderlo un docente universitario per proseguire insieme ilnviaggio fino a Bari e partecipare ad un evento presso l’Ateneo. “Honpreso il treno delle 7.36 dalla stazione di Trani, direttonall’università, trovo un posto libero, mi siedo e comincio a leggereni miei appunti. Arrivati a Bisceglie, all’improvviso ho sentitonqualcuno che si lamentava: mi dirigo verso il ragazzo, era solo,ncercava aiuto, non sapeva dove fosse”: quel ragazzo era Sergio,ncercava il suo professore, che in realtà non era mia salito sul quelntreno.

“Mi sono avvicinato a Sergio, lontranquilizzo, gli offro dell’acqua da bere, cerco di capire dovenfosse diretto. Subito arriva la chiamata sul cellulare del ragazzo,nera il prof”: Sergio non avrebbe dovuto prendere quel treno, ma ilntreno successivo, insieme ad i suoi compagni. “Prendonil telefono del ragazzo e mi accordo con il professore: ti aspettiamonalla stazione di Bari, prof”.

“Sergio è più tranquillo, siedenvicino a me. Iniziamo a parlare, a ridere e scherzare con unngruppetto di altri ragazzi, seduti vicino a noi. Il treno prosegue lansua marcia, Sergio non vede l’ora di arrivare a destinazione”.nDurante la corsa, all’insaputa dei due protagonisti, il padre delnragazzo, rendendosi conto che il figlio non era in treno con glinaltri, chiedeva aiuto alla Polizia Ferroviaria affinché lonrintracciasse. Il personale del Settore Operativo di Bari Centrale,nacquisita la notizia, è salito a bordo del treno interessato,nrintracciando immediatamente il giovane.

“C’era movimento in treno, –ncontinua lo studente tranese – tutti cercavano Sergio, ma nonncapivo che le ricerche fossero per lui. Io e Sergio eravamo immersinnelle nostre chiacchierate e risate. Arrivati a Bari, il Personalendel Settore Operativo di Bari Centrale, con la Polizia Ferroviaria,nprende in consegna Sergio che sarà poi affidato al professore nelnfrattempo sopraggiunto. E io giungo nella mia università. Mi sononsentito in dovere di aiutare quel ragazzo, nell’indifferenza dinmolti”. n

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giovedì 13 Febbraio 2020

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