Anche oggi alla fine del post comparso sulla pagina Facebook dell’Associazione non è mancato l’hashtag. Ma purtroppo questa volta non si parla di attività svolte, ma di ciò che è accaduto la notte tra venerdì e sabato. Infatti, mentre la sede era chiusa qualcuno è entrato sollevando la saracinesca, forzando la porta d’ingresso e rubando uno smartphone e soprattutto un salvadanaio contenente le libere offerte in favore dell’associazione, che finanziano le attività che si svolgono.
“Questo ci ha molto delusi, in tanti anni nessuno era arrivato a tanto. Speriamo almeno che chi l’ ha preso abbia veramente bisogno di quei soldi – si legge sulla pagina – Ricordiamo a tutti ma in particolare a te che l’ hai preso, che rubare è un reato”
L’associazione, inoltre, fa sapere che il responsabile potrebbe avere le ore contate, perché la zona è coperta da telecamere e il gesto di aver aperto la scatoletta di latta ed averla abbandonata vuota lì vicino potrebbe essergli costato caro.Resta, comunque, la delusione per il gesto e per aver infangato la memoria di Nicholas, che comunque continua a vivere nel cuore e nel ricordo di chi l’ha conosciuto e lo sta conoscendo con le attività dell’associazione.