Cronaca

Franco Gabrielli a Trani per l’intitolazione della sede polizia stradale “Tommaso Capossele”

La Redazione
Polizia di Stato
Capossele, medaglia d'oro al Valor Civile, è morto il 9 luglio del 2000 durante un servizio di pattuglia autostradale
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“A volte ci si dimentica che questo è un lavoro fatto di sacrifici e a volte questi sacrifici si scontano con la stessa perdita della vita. Ecco perchè non saremo mai sufficientemente grati ai nostri caduti, che non solo ci hanno indicato una strada ma ci hanno indicato anche il modo di percorrerla fino in fondo, fedeli agli ideali, ai valori. E quando, come nel caso di Tommaso poi, la vita perduta si traduce in un ulteriore senso di generosità, la donazione dei propri organi, la donazione senza retorica dei propri figli, credo che si sublimi tutto quello che noi siamo e tutto quello nel quale crediamo”. Lo ha detto Franco Gabrielli, capo della Polizia e direttore generale della Pubblica sicurezza, parlando questa mattina in occasione dell’intitolazione della sottosezione della polizia stradale di Trani alla memoria dell’assistente di polizia, Tommaso Capossele, medaglia d’oro al Valor Civile, morto il 9 luglio del 2000 durante un servizio di pattuglia autostradale.

Alla cerimonia hanno partecipato, oltre alla vedova di Capossele, anche i figli Francesca e Michele, rispettivamente operatore tecnico del Gabinetto interregionale polizia scientifica di Bari e dell’ufficio di gabinetto della Questura di Bari. Gabrielli ha anche sottolineato come quella della polizia stradale sia una “straordinaria specialità della nostra amministrazione che conta poco più del 15 per cento dei nostri uomini e delle nostre donne”, ma “contribuisce in termini di caduti di oltre 50 per cento, a significare quanto il loro valore e il loro impegno si misuri anche in un pericolo sempre immanente perchè ci sono colleghi che perdono la vita in situazioni estremamente rischiose, perche’ ci sono conflitti a fuoco e c’e’ una pericolosità permanente per le nostre donne e i nostri uomini che percorrono ogni giorno centinaia di migliaia di chilometri sulle nostre strade”.

“Non a caso il diritto alla libera circolazione – ha aggiunto il prefetto Gabrielli – è uno dei diritti fondamenti, nei quali si esplicita il nostro essere Paese democratico, profondamente attento alle libertà. E queste donne e questi uomini, cui sono affidati questi compiti, a livello autostradale in via esclusiva e sulle altre strade unitamente ai colleghi dei carabinieri e delle polizie locali, contribuiscono ogni giorno a rendere questo Paese sempre piu’ libero. Quindi con questo gesto e questa intitolazione, anch’io ringrazio la società di gestione e le tante società che ci accompagnano in questo importante compito sul territorio nazionale, che sono sempre vicine a noi anche con gesti concreti mettendo a disposizione risorse, strutture, e quindi con questo gesto noi non ci limitiamo a compiere un gesto rituale, un gesto di mero ricordo”. “E’ la riaffermazione di quello che siamo e quello in cui crediamo”, ha concluso Gabrielli, ringraziando la moglie e i due figli di Capossele presenti all’intitolazione.

lunedì 20 Maggio 2019

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