Cronaca

Discarica di Trani, a processo 18 persone e l’Amiu

La Redazione
Discarica di Trani
Il dibattimento comincerà il 10 aprile. Prosciolti altri tre imputati e la Marco Polo Engineering
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Diciotto persone e una società, l’Amiu, saranno processati per il presunto disastro ambientale provocato dalla discarica di Trani, ancora oggi chiusa. Lo ha deciso il Gup del Tribunale di Trani, Raffaele Morelli, oggi al termine dell’udienza preliminare. Il dibattimento comincerà il 10 aprile davanti a al Tribunale collegiale. Finiscono a processo gli ultimi due ex sindaci di Trani, Luigi Riserbato e Giuseppe Tarantini; gli ex assessori comunali all’Ambiente, Giuseppe De Simone e Giuseppina Chiarello; l’ex capo dell’Ufficio tecnico comunale, Giuseppe Affatato; gli ex amministratori dell’Amiu spa, Antonello Ruggiero e Francesco Sotero; l’ex direttore tecnico, Michele Zecchillo; gli ex consiglieri di amministrazione Francesco di Toma e Pasquale Sorrenti; i dipendenti Domenico Angiolella e Antonio Peluso; e ancora gli allora dirigenti regionali del settore Ambiente Antonello Antonicelli, Giuseppe Tedeschi, Giuseppe Maestri e Caterina Dibitonto; due tecnici di un laboratorio bitontino, Pasquale e Pietro Elia Abbaticchio, incaricati da Amiu di effettuare analisi sulla discarica per aver rilevato “tardivamente” nel 2014 “una forte impennata della concentrazione dei metalli pesanti”. Rispondo – a vario titolo – dei reati di disastro ambientale, gestione continuata di rifiuti e discarica in mancanza della prescritta autorizzazione e inosservanza delle prescrizioni contenute nelle autorizzazioni, emissioni in atmosfera non autorizzate, omissione in atti d’ufficio. Infine, sarà processata in qualità di persona giuridica (per la responsabilità amministrativa collegata ai reati commessi da dirigenti e dipendenti) l’Amiu. Non luogo a procedere (per intervenuta prescrizione) invece per l’ex presidente del collegio sindacale di Amiu, Francesco Paolo D’Amore, al quale era contestato il concorso in turbata libertà degli incanti; per Loris Zanelli, direttore generale della Marco Polo Engineering, e per Michele Lastilla, progettista, che rispondevano anche di corruzione aggravata per la gara dell’impianto di captazione del biogas da 9 milioni di euro; prescrizione anche per la Marco Polo Engineering Sistemi Ecologici di Borgo San Dalmazzo, in provincia di Cuneo tra quelle in gara per realizzare l’impianto di captazione del biogas. Nel procedimento erano costituiti come parti civili il Comune di Trani, il Ministero dell’Ambiente e Zecchillo.

La discarica è chiusa dal settembre 2014, su provvedimento della Regione Puglia. Mentre il successivo 15 gennaio 2015 venne sottoposta a sequestro su disposizione del pm Michele Ruggiero. L’impianto è stato poi dissequestrato, ma con mandato affidato al sindaco per la sua immediata bonifica.

mercoledì 20 Febbraio 2019

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