Cronaca

Ammazzon, il corriere della morte. Arnesano era il “tecnico” che non destava sospetti

La Redazione
Conferenza stampa nella Biblioteca del Procuratore di Trani
Condivideva l'appartamento con due persone, un uomo e una donna: Ibrahim Bichou e Anna Olivieri
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Con la bicicletta cigolante sulle basole del centro storico, il viso invecchiato e una giacca invernale, non avrebbe destato sospetti: Gaetano Arnesano, 66 anni Giovedì scorso, 22 novembre, stava per recarsi nel luogo in cui avrebbe dovuto lasciare l’esplosivo ma è stato intercettato dai militari della Compagnia di Trani. Sotto la giacca aveva un fagotto che giustificava come “pane”, ma i Carabinieri lo hanno perquisito e fatto la scoperta: tre chili e mezzo di tritolo, con tanto di detonatore innescato. Una bomba pronta all’uso, “Sicuramente si sarebbe consumato nelle ore successive al fermo”, dice oggi in conferenza il procuratore Antonino Di Maio.

I Carabinieri procedono a perquisizione dell’abitazione dello stesso ritrovando altri 7 chili di materiale esplosivo della stessa tipologia. Un piccolo laboratorio condiviso con altre due persone: un uomo (Ibrahim Bichou) ed una donna (Anna Olivieri). I due sono stati fermati nelle ore successive, il rischio più grande era che potessero scappare fuori dal Paese prima di essere arrestati, creando un vuoto nelle indagini tutt’ora aperte e per le quali il procuratore ha dichiarato: “Non possiamo escludere nessuna direzione. È inquietante che qualcuno avesse un attentato preparato e le azioni criminose si stessero svolgendo a pochi passi da questo Palazzo”.

La Procura è lambita dal centro storico e la bomba sarebbe stata “consegnata” a meno di 700 metri, direzione centro cittadino. I due coinquilini di Arnesano hanno ammesso di aver partecipato alla fabbricazione dell’esplosivo e anche al confezionamento del candelotto ritrovato addosso al 66enne. A chi fosse diretto quella bomba però non è stato ancora svelato: “La Olivieri ha chiesto ad Arnesano a cosa servisse quell’esplosivo, poco prima che questo lasciasse l’abitazione, e lui le avrebbe risposto che lo avrebbe saputo dai telegiornali”, dice il procuratore.

Al momento Arnesano ha rilasciato soltanto dichiarazioni fantasiose e “lacunose” ma i tre saranno interrogati nuovamente la prossima settimana.

mercoledì 28 Novembre 2018

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