Basta chiamarli parcheggi selvaggi, è una questione di prospettiva: sono parcheggi fantasiosi, sopraggiunti per sopperire ad un'esigenza. Immaginate di impersonare l'autista stanco di gironzolare in pieno centro città, magari ha una prenotazione in pizzeria alle 21.30 e alle 21.45 è ancora in auto alla ricerca di un posto auto. Intravede uno spazio libero, non è un parcheggio classico, magari è un marciapiede che per definizione è una "parte della sede stradale riservata al transito dei pedoni, per lo più ai lati della strada e a livello più o meno sopraelevato" ma chi decide che sia questa la definizione più adeguata? Con uno slancio artistico l'autista sceglie di appropiarsi di quella sede stradale e di occuparla in pieno, spingendo magari un altro autista a farlo: l'arte che attira arte.
È un gioco di fantasia quello messo in pratica dai due automobilisti protagonisti dei due esempi che vi mostriamo. Problema parcheggi a Trani? Basta un po' di estro.