Cronaca

Scuola Rodari, classe a casa per un positivo. Genitori: “Contagio non a scuola, riprendano lezioni”

Donato De Ceglie, Alessandro Landini
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Scuola Rodari
La dirigente, la dottoressa Angela Tannoia, incontrerà domattina una delegazione dei genitori: "Sono un capo di istituto, se mi viene comunicato ufficialmente un caso di positività devo prendere le misure cautelative"
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Un messaggio Whatsapp inoltrato dalla maestra di riferimento ai genitori degli alunni della sezione E della scuola dell’infanzia G. Rodari: “Ai sensi delle attuali disposizioni governative anti Covid, nella sezione E l’attività didattica sarà sospesa dal 12 gennaio e per i successivi 10 giorni”. La decisione della sospensione avrebbe riguardato anche la classe D. I genitori della sezione E, infastiditi dall’assenza di una comunicazione ufficiale e delle motivazioni alla base del provvedimento, hanno inoltrato a mezzo stampa una lettera per essere ascoltati dalle istituzioni preposte e dalla stampa. «Non essendo a conoscenza di casi di positività all’interno del gruppo classe, fatta eccezione per un caso relativo a persona che non ha frequentato la classe negli ultimi 20 giorni e che non ha partecipato alla ripresa delle attività didattiche proprio perché oggetto di contagio, chiediamo di conoscere ufficialmente i motivi di tale sospensione» dicono.

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La classe non è in quarantena, non vi sono provvedimenti in corso della Asl. «Chiediamo la prosecuzione delle lezioni in presenza o, in alternativa, di conoscere da fonte ufficiale e non attraverso un semplice messaggio le motivazioni di tale provvedimento. Le motivazioni della sospensione devono scaturire da provvedimenti dell’Azienda Sanitaria Locale alla quale pure ci rivolgiamo per i chiarimenti del caso specifico» proseguono. i genitori.

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La dirigente, la dottoressa Angela Tannoia, incontrerà domattina una delegazione dei genitori ma nel frattempo contattata da noi telefonicamente spiega: «Il decreto è chiaro: per la sezione dell’infanzia con un solo caso noi dobbiamo procedere in via cautelativa alla sospensione dell’attività didattica. Nel decreto legge non si fa riferimento al prima o al dopo. Se il dirigente scolastico è informato dei fatti e viene a conoscenza di un caso di positività interviene per la salvaguardia dei bambini e di tutti gli operatori scolastici. Non ho fatto altro che rispettare la legge, ho messo la classe in sicurezza. Nel decreto non è scritto espressamente che il contatto deve avvenire nella classe o nella sezione».

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E sulla mancata comunicazione ufficiale, «c’è stato bisogno di intervenire con urgenza, per velocità una delle insegnanti delle sezioni ha inviato questo messaggio per raggiungere velocemente i genitori. Quando c’è carattere d’urgenza dobbiamo salvaguardare la salute e mettere in sicurezza i bambini».

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«Domani ho appuntamento con i genitori, se si dovessero determinare situazioni migliorative è chiaro che la situazione tornerà con le attività didattiche in presenza. Noi siamo disponibilissimi a sanare la situazione ma da parte mia c’è stata solo volontà di salvaguardare i bambini e gli operatori e di intervenire con velocità operativa».

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giovedì 13 Gennaio 2022

(modifica il 7 Luglio 2022, 9:05)

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