Cronaca

Convivenza difficile tra ciclisti e runner sulla pista ciclabile, la lettera di un cittadino

La Redazione
Foto dalla pista ciclabile sul lungomare
"È bene mettere in evidenza che sui percorsi ciclopedonali, la possibilità di venire a contatto con un pedone, o un ciclista, o addirittura con un monopattino elettrico è da prendere in considerazione"
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Amore e odio a due ruote o su due piedi. È possibile far convivere persone a bordo di biciclette con persone a bordo di monopattini elettrici e ancora con maratoneti? La risposta è sì, ovviamente, ma le difficoltà da gestire in questa "convivenza" sono tante. Un cittadino tranese, Raffaele Paradiso, ha inoltrato a mezzo stampa una lettera nella quale scrive che la pista "inesattamente detta ciclabile" dovrebbe "essere separato dal flusso pedonale tramite striscia bianca continua e con il facoltativo fondo colorato che innalza la riconoscibilità e riduce il conflitto derivante da utilizzo da parte di pedoni".

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"Tale condizione è indicata da un cartello circolare di colore blu, su tutto il tratto ciclopedonale, ove sono rappresentati un pedone (marciapiede) e a destra, separato da una linea bianca verticale, una bicicletta (pista ciclabile)". Raffaele ogni mattina – scrive – effettua una passeggiata sul lungomare, "percorrendola ho avuto modo di incontrare runners, ciclisti (taluni velocisti), camminatori, pattinatrici, utilizzatori del monopattino elettrico e della bicicletta elettrica, maratoneti, ecc. , tutti ad inseguirsi, evitarsi, incrociarsi, nonché alla conquista egoistica, se non proprio maleducata, ad occuparsi di un proprio spazio".

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"Questo contesto mette in risalto il tipico rapporto di odio-amore tra i runners e i ciclisti, che potrebbero tranquillamente condividere e “convivere” se entrambi rispettassero le regole e le norme del Codice della Strada e le elementari norme della buona educazione. È bene ricordare che una bicicletta, considerata a tutti gli effetti un “veicolo” deve procedere ad una velocità (non superiore a 10 Km/h) tale da evitare situazioni di pericolo come stabilito dalla Circolare Ministeriale del 31/3/1993 n.432. Inoltre l’art. 182 del C.d.S stabilisce il caso in cui il ciclista è obbligato a scendere dalla bicicletta quando la circolazione dei velocipedi è oggettiva fonte di rischio per il pedone".

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"È bene mettere in evidenza che sui percorsi ciclopedonali, la possibilità di venire a contatto con un pedone, o un ciclista, o addirittura con un monopattino elettrico è da prendere in considerazione. Scagionare del tutto tale pericolo è impossibile se non si rispettano le norme di circolazione, i divieti, le precedenze, il mancato rispetto delle regole del buon senso, può comportare sanzioni e l’applicazione del concorso di colpa in caso di incidente" scrive il cittadino.

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Per concludere Raffaele chiede a tutti i "frequentatori” della pista ciclopedonale di "attuare le norme non scritte della buona educazione, del rispetto reciproco, in modo da mettere in sicurezza chi pratica lo sport. Imparare a condividere le corsie, a segnalare educatamente  e/o salutare chi lascia passare gli altri che si tratti di un runner o un ciclista. Ciò creerà un contesto più amichevole per praticare lo sport preferito. Siate sempre cortesi e gentili!"

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mercoledì 18 Agosto 2021

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