Cronaca

Corruzione, 16 arresti della Gdf. C’è anche un tranese

La Redazione
Guardia di Finanza Bari
Tra gli indagati anche il sindaco di Molfetta Tommaso Minervini
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Sedici misure cautelari sono state eseguite questa mattina nella zona a nord di Bari da parte della Guardia di Finanza per reati di corruzione relativi a presunte tangenti per appalti al Comune di Molfetta. Militari di Molfetta e Barletta, insieme al personale del comando provinciale di Bari, stanno notificando tra Bari, Barletta Andria Trani e Foggia un'ordinanza del Gip del Tribunale di Trani con cui sono state disposte misure cautelari nei confronti di 16 persone ritenute responsabili di reati di corruzione. Si tratta di dipendenti comunali e di imprenditori. L'inchiesta, che riguarda gli appalti per i lavori per il rifacimento di piazza Aldo Moro, all' ex cementeria, lavori stradali e monitoraggio delle acque del porto, riguarda il periodo tra luglio 2018 e agosto 2020, quando il Comune di Molfetta avrebbe proceduto indebitamente agli affidamenti diretti, quindi senza gare d'appalto, favorendo imprenditori conosciuti, in cambio di denaro o regalie (fino a 5 mila euro o bancali di ciottoli). Tra gli indagati, infatti, risultano 41 soggetti: 34 persone e 7 societa'; i reati contestati, a vario titolo, sono turbativa d'asta, corruzione, falso, depistaggio e peculato.Tra le persone finite in carcere ci sono l'ex consigliere comunale Anna Sara Castriotta, il funzionario comunale Orazio Lisena e Riccardo Di Santo, Andrea Ladogana, Valerio Di Gregorio, Domenico Tancredi, Paolo Conforti, Francesco e Pasquale Ieva, tutti imprenditori e progettisti. Agli arresti domiciliari c'e' Vincenzo Manzi, presidente della commissione di gara di uno degli appalti pilotati, e 5 tra imprenditori e dipendenti delle aziende coinvolte: Francesco Sancilio, Mauro Giancaspro, Michele Palmiotti, Maurizio Bonafede, Vito De Robertis.

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martedì 8 Giugno 2021

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