Cronaca

Una brandina e due coperte: disagio sociale in pieno centro. E i bulli li prendono di mira

Donato De Ceglie
I due clochard che dormono nella "Galleria" nei pressi di Piazza della Repubblica
A noi dichiara di non avere problemi con l'alcool, di non esserne dipendente, ma in questi anni la sua storia è costellata da episodi non in linea con quanto ci dice
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Avevano appena finito di mangiare una focaccia, donata dalla pizzeria presente nella Galleria Affatato, quando siamo arrivati. C. e G., due clochard tranesi, dormono da giorni qui in questo angolo. C. dorme su una brandina, donata dal lettore di un quotidiano online barese che si sta occupando della sua situazione da qualche settimana. Poco prima avevano ricevuto la visita di un amico, ci dicono: "Ci ha portato le sigarette, conosce la nostra situazione, viviamo di questo: quello che arriva". Ma non arrivano sempre e solo buone azioni. Sul pavimento e sulla tuta di C. ci sono i segni di quanto accaduto la sera precedente: un gruppo di ragazzi, minorenni, li avrebbe bersagliati con un lancio di uova.

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"Vengono spesso qua la sera, ci prendono in giro, ci insultano, mentre dormo cercano di rubarmi la coperta o quello che ho con me". C. ha trovato riparo a due passi dalla piazza centrale della città da qualche settimana, da quando è stato cacciato dagli spazi della stazione che aveva occupato. "Venne la polizia a cacciarmi, spostarono la brandina all'esterno della stazione. Non sapevo dove altro andare e sono venuto qua". Gli episodi di microcriminalità di cui è vittima C. sono innumerevoli, dai furti del cellulare a quello addirittura dei cartoni sui quali dormiva tempo fa. E se talvolta si è trattato di furti della disperazione tra chi vive nello stesso disagio, altre volte è stato vittima di una "banda" di bulli, minorenni, sempre gli stessi, come ci dichiara C.

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"Quando vengono a prendermi in giro non reagisco, cerco di farmi una passeggiata, anche se è notte. Mi allontano, non chiamo le forze dell'ordine perchè tanto vanno via dopo poco". Fa strano osservare questa scena di disgregazione sociale nello stesso luogo in cui soltanto due mesi fa oltre una decina di uomini delle forze dell'ordine presidiavano l'apertura di un'attività ristorativa che aveva annunciato l'intenzione di aderire all'iniziativa #ioapro, in contrasto con le prescrizioni governative. La storia di C. però non è così invisibile: la sua è seguita da associazioni, assistenti sociali, amministratori e dagli operatori del Pronto Intervento Sociale da almeno 4 anni.

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A noi dichiara di non avere problemi con l'alcool, di non esserne dipendente, ma in questi anni la sua storia è costellata da episodi non in linea con quanto ci dice. È stato ospitato nel dormitorio comunale, ha avuto l'opportunità di recarsi in una struttura di una città vicina, ha rifiutato più volte aiuto degli operatori intervenuti perchè in stato psicofisico alterato. Domani si dovrebbe tenere un incontro tra l'assessore al ramo, gli assistenti sociali, il Pis ed il Giudice per decidere sul futuro di C. Stando alle informazioni raccolte dagli operatori e stando alla loro esperienza sul territorio e con casi simili, si prospettano due possibilità per recuperare C.: ricovero coatto presso una comunità di recupero dalle dipendenze o piena volontà di C. di intraprendere un percorso monitorato costantenemente, senza abbandonare le strutture presso le quali eventualmente sarebbe ospite e rispettandone le regole di convivenza. E ci sarebbero margini per aiutarlo a riappropriarsi della propria vita e magari riavvicinarsi alla famiglia. La situazione di G., invece, è più complessa: è tossicodipendente, ha piccoli precedenti per furto ma non ha "riparo" fisso. In questi giorni si è avvicinato al giaciglio di C. e dorme in zona ma non passa con lui le restanti ore del giorno.

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Nessuno è invisibile. La storia di ogni persona ha un inchiostro ben visibile e ciò di cui una comunità dovrebbe prender atto non è il degrado urbano o la sporcizia che accompagna questi uomini: sostenere una persona, risolvere una vita, non significherà soltanto liberare la Galleria da queste "immagini".

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giovedì 4 Marzo 2021

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