Pochi giorni a Natale e in molti ancora sono indecisi sulle preparazioni culinarie. Se fino allo scorso anno si era abituati a pranzi e cene affollate, quest’anno l’emergenza Covid ha sconvolto i piani di tutti. Con il ridursi dei commensali si riduce anche la spesa prevista e con essa sbiadisce anche la voglia di cucinare.
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'No, quest'anno la spesa la faccio all'ultimo momento, non ne vale la pena' commenta una signora intervistata in centro. 'Ancora non ci abbiamo pensato, spero di trovare qualche supermercato aperto il 24 per una spesa alla giornata'. In genere non si va oltre un antipasto e un primo – resistono il calzone ripieno e le cime di rape, ormai simbolo della tradizione tranese – accompagnati da frutta e qualche dolce tipico come le cartellate.
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Ristretto anche il budget dei regali che in molti casi rischiano un "posticipo" nella consegna e nella ricezione che andrà ben oltre il periodo natalizio.
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Le uniche che continuano a preoccuparsi di dare almeno un piccolo pensiero a tutti i nipoti sono le nonne. Un Natale con un calore diverso ma pur sempre un periodo con tradizioni da onorare.
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