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Didattica a distanza e chiusura scuole, genitori divisi tra “misure necessarie” e segni di protesta

Fabio Pengo
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Didattica a distanza e chiusura scuole
Il parere di alcuni genitori intercettati all'esterno della scuola elementare Beltrani. Una mamma appende un grembiule con una frase in segno di protesta
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L’ordinanza regionale n.407 emanata ieri sera dal presidente Emiliano, obbliga tutte le scuole – eccezion fatta per i laboratori e per gli studenti con particolari necessità assistenziali – a interrompere le lezioni frontali in favore della didattica a distanza. Ordinanza che, se da un lato alleggerirà il carico del trasporto pubblico. in più occasioni non in grado di garantire le basilari norme anti contagio, dall’altro pesa sulle famiglie con entrambi i genitori spesso fuori casa per lavoro. Se gli alunni delle scuole medie e superiori sono più indipendenti e potrebbero svolgere tranquillamente le attività scolastiche anche rimanendo soli in casa, lo stesso non si può dire degli alunni delle scuole primarie.

Tra i genitori all’esterno della scuola elementare Beltrani abbiamo raccolto pareri discordanti. Qualcuno la ritiene una misura necessaria visto l’aumento dei contagi in tutto il territorio ‘’Dobbiamo essere pronti a fare qualche sacrificio anche se i più piccoli non se lo meritano’’. Tanti altri invece la ritengono una misura lesiva non solo per i bambini, che ‘’avranno una preparazione non paragonabile a quella che si riceve in aula’’, ma anche per l’economia casalinga da diversi punti di vista: dalla necessità di assumere qualcuno per badare ai più piccoli o per assisterli durante lo svolgimento dei compiti, alla spesa per attrezzarsi di dispositivi per poter usufruire della didattica a distanza ‘’Con due figli a casa che seguivano le lezioni ho dovuto spendere quasi 800 euro tra computer adeguati e connettività a internet’’.

Una delle mamme degli alunni ha appeso sulla cancellata esterna della scuola un grembiule con un cartello che recitava queste parole: Prendete i vostri libri e le vostre penne, sono la vostra arma più potente. Una penna e un libro possono cambiare il mondo. ‘’E’ stata una delusione, una sconfitta un po’ per tutti’’ ci viene detto con un tomo quasi rassegnato. ‘’Sapevamo che prima o poi questo momento sarebbe arrivato ma adesso sembra ancora più dura, soprattutto per i bambini più piccoli che sono appena approdati alla scuola elementare e non hanno avuto modo di familiarizzare con i compagni e con gli insegnanti. La didattica a distanza sarà molto complicata’’.

Dopo qualche minuto, il grembiule è stato rimosso da un collaboratore scolastico.

giovedì 29 Ottobre 2020

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