Attualità

Buon “non ultimo giorno di scuola”. Le immagini di scuole vuote che speriamo di dimenticare presto

Alessandro Landini
Corridoio Scuola media "E. Baldassarre"
Un arrivederci virtuale che nasconde amarezza e tristezza
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Non c’è stata l’ultima campanella, la campanella di fine lezione, né oggi né negli ultimi mesi. Nessuna corsa di gioia, né urla di felicità per l’inizio dell’estate, nulla di tutto ciò. Solo silenzio. Le strutture sono scarne, vuote. Sui gruppi Whatsapp dei genitori e degli alunni girano video di saluti, qualche dedica, un arrivederci virtuale. Resta solo questo di un anno interrotto bruscamente e privato di tutti gli appuntamenti: le gite, i pranzi dei 100 giorni, le interrogazioni dell’ultima ora.

Dall’esterno le scuole sembrano luoghi del passato ma non possiamo farci trascinare dall’idea che il futuro sia virtuale. Quei luoghi “sacri” in cui si costruisce il futuro sembrano abbandonati loro stessi ad un futuro incerto.

Abbiamo voluto sentire l’aria che si respira in una scuola deserta e silenziosa durante questa particolare giornata. Abbiamo ascoltato il dott. Marco Galiano, Dirigente scolastico della Scuola secondaria statale “E. Baldassarre” il quale, come i dirigenti di altre scuole, ha deciso di non suonare l’ultima campanella dell’anno.

“Seppur con dispiacere ho ritenuto di non aprire le porte dell’istituto durante l’ultimo giorno di scuola in quanto le disposizioni anti-contagio da attuare non erano esclusivamente responsabilità della scuola. Durante l’emergenza sanitaria che ci ha colpito siamo rimasti soli e lo siamo tutt’ora. Abbiamo dovuto gestire tutte le conseguenze in totale autonomia pertanto sento di esprimere la mia lamentela riguardo la mancanza di investimenti di risorse, non solo economiche ma anche professionali e di strutture. Il rientro a scuola sembra essere ancora in alto mare: le ordinanze ministeriali impongono che tutti gli studenti debbano essere promossi ma per colori i quali sono rimasti indietro è necessario attuare un piano di apprendimento che inizierà l’1 settembre. Entro quella data, quindi, devono essere portate a termine tutte le norme di sicurezza necessarie per cominciare a fare didattica con i docenti. Segnaletica orizzontale per segnalare i percorsi, dispositivi di sicurezza per i collaboratori scolastici e misure di contingentamento e scaglionamento in entrata e uscita sono solo alcune delle misure da attuare. Tuttavia è emozionante raccontare come hanno risposto all’emergenza i ragazzi e l’intero corpo docente. “L’interlocuzione fra scuola e studenti è stata efficientissima, abbiamo tenuto insieme la rete sociale della città attraverso i minori sui quali puntiamo tutto. Seppur con fatica abbiamo sperimentato la nuova scuola, fatta di didattica online e lezioni virtuali, situazione di lavoro non facile per dei docente che conoscevano ben poco gli tali strumenti. Hanno tutti risposto con positività, spinti dalla dedizione per il proprio lavoro e di questo, in quanto Dirigente, ne sono orgoglioso”.

Nel pomeriggio qualche rappresentanza di una scuola di Trani si ritroverà in Villa Comunale per salutare l’anno scolastico in compagnia, nella speranza di un rientro più fortunato.

mercoledì 10 Giugno 2020

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