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Fase 2bis, Lidia: “Sono cambiate tante cose da marzo, ci stiamo abituando ad una nuova realtà”

Ottavia Digiaro
Bellezza&Benessere
"Per il nostro settore non è stato un periodo facile, da fine aprile abbiamo avuto continue comunicazioni di riapertura seguite poi da smentite. Per non parlare delle norme da adottare che cambiavano continuamente"
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“Quando ho riaperto, ho rivissuto le stesse emozioni e paure del mio primo giorno di lavoro qui nel mio centro”. Sono le parole di Lidia Caressa, proprietaria del centro estetico Bellezza&Benessere, dopo quasi 60 giorni di chiusura.

Sono passati dodici anni, da quando ha aperto il suo centro, ma lunedì 18 maggio, giorno della riapertura, è stata per lei come una seconda inaugurazione. “Non nascondo – confessa Lidia – che dopo tutte le operazioni di sanificazione del mio centro, quando finalmente ho realizzato che potevo sollevare nuovamente la saracinesca e far ritornare le mie clienti, mi sono emozionata. E’ stata per me una nuova inaugurazione, mi sembrava di essere lì per la prima volta”.

Lidia ci accoglie nel suo salone con camice monouso, mascherina, guanti e visiera protettiva. Ma, mascherina e visiera non nascondono il suo sorriso e la sua felicità.

“Per il nostro settore non è stato un periodo facile, da fine aprile abbiamo avuto continue comunicazioni di riapertura seguite poi da smentite. Tra le ultime ipotesi c’era quella di farci riaprire il 1 giugno. Per non parlare delle norme da adottare che cambiavano continuamente e il materiale da comprare che scarseggiava”.

Una riapertura difficile e un nuovo protocollo da seguire sia per i proprietari e lavoratori dei centri, sia per i clienti. Entrando nel negozio, Lidia ha scelto di far lasciare le scarpe all’ingresso su un tappetino, che può essere facilmente igienizzato e lavato, e offrire alle clienti delle ciabattine monouso. In base al trattamento da fare si possono anche utilizzare copri scarpe. In una cesta posizionata all’ingresso si lasciano borse e giubbini. Poi si passa all’ igienizzazione delle mani con un gel messo a disposizione. Tutti devono indossare la mascherina e i guanti, se preferiscono, materiale che se non portato da casa, è messo a disposizione del cliente. Tutto il materiale è monouso, come camice, lenzuolino, tappetino, bastoncini di legno. E ogni volta che il cliente va via e prima dell’arrivo dell’altro, tutto il salone o comunque gli spazi utilizzati vengono disinfettati. Inoltre, gli ingressi sono solo su prenotazione telefonica.

“Sono cambiate tante cose da marzo, ci stiamo abituando ad una nuova realtà che ormai farà parte della nostra quotidianità. C’è molta flessibilità negli orari e nei giorni di apertura. Ad esempio io il lunedì ho deciso di aprire, so di colleghi che cominciano a lavorare già dalle prime ore del mattino”.

“La cosa che non mi è mancata in questo periodo – conclude Lidia – è sicuramente l’affetto delle mie clienti. Durante la quarantena mi hanno sempre contattato, anche semplicemente per chiedermi come stessi. La gente quando entra nei nostri centri lascia per qualche momento la propria vita e si dedica completamente a se stessa. Ora più che mai, dopo questo periodo, la gente sentiva il bisogno e la necessità di essere coccolata. Tutte le mie clienti che ho rivisto durante questa settimana erano felici, perché è quasi un ritorno alla normalità o comunque ad una nuova normalità”.

domenica 24 Maggio 2020

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