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​Spegnere le candeline in tempo di quarantena: storie di compleanni particolari

Vincenzo Avveniente
Compleanni in periodo di quarantena
Federica, Alfredo e Roberta raccontano il loro giorno "speciale"
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La riflessione può sorgere spontanea: “Chi l’avrebbe mai immaginato di passare questo compleanno così?”. È il pensiero che probabilmente accomuna le tante persone nate in questo periodo e trovatesi inaspettatamente a rivedere tutti i piani del loro giorno speciale, condizionato da questa quarantena che non ci permette di passare il tempo anche in compagnia di chi vorremmo al nostro fianco. È la storia delle persone nate nella seconda metà di marzo, solitamente già “pazzerello” di suo, ma che il più delle volte ci regala i primi raggi di sole primaverili di cui è facile innamorarsi. Abbiamo raccolto qualche pensiero di chi, in questo 2020, si è ritrovato spegnere le candeline in un contesto davvero singolare: Federica, Alfredo e Roberta.

“Erano settimane che amici e familiari mi dicevano “Fè, che cosa farai per il tuo compleanno? Guarda che i 35 sono importanti e vanno festeggiati!” ed io, come ogni anno, chiudevo la conversazione con il classico “ma va, non c’è nulla da festeggiare”… e in realtà, mai come quest’anno avevo ragione! Il mio compleanno è capitato in un periodo storico che sarà impossibile da dimenticare, ma questo a fine febbraio non lo sapevo ancora, forse lo immaginavo, ma dentro di me speravo che si fermasse prima. E quindi, per quanto dicessi di non voler festeggiare, in realtà un po’ ci pensavo. Mentre nella mia testa si affollavano mille idee più o meno “cool”, pian piano passavano i giorni ed io percepivo sempre più sgretolarsi quella che conoscevo come “normalità”. Più saliva la mia preoccupazione, meno voglia avevo di festeggiare. Però poi mi hanno fatto riflettere: è proprio in questi momenti che è importante sentirsi vicini alle persone care e allora ho deciso di fare un ‘party’ davvero alternativo! Non ci era stata ancora imposta la quarantena, ma sapevamo che era pericoloso uscire, per cui, con le dovute precauzioni, il giorno prima del mio compleanno ho fatto recapitare a tutti i miei amici più vicini una bottiglia di vino con l’invito e le istruzioni per partecipare! Ognuno di loro si è connesso su Skype alle 23.00 con la bottiglia, un calice e gli abiti eleganti (almeno fino alla cintura), dopodiché abbiamo brindato “tutti insieme” alla mezzanotte! Non mi sono fatta mancare neanche la candelina e la canzoncina di rito e questo perché, nonostante quello che ci sta succedendo, la tristezza e la pochissima voglia di festeggiare, serviva a tutti un momento per scambiarci leggerezza e affetto sotto forma di risate. Quanto alla mia famiglia, per la prima volta in 35 anni il mio papà non ha dovuto allungare il tavolo, mio nonno non mi ha abbracciato, mio fratello non mi ha preso in giro per il mio essere schiappa con i conti, non ho potuto dire cavolate con mia cugina, mio zio non mi ha fatto la solita battuta che ormai sono 20 anni che ripete (forse questo è un bene!). Per poco non rischiavo anche di perdermi la torta che la mia mamma prepara ogni anno con amore, il suo modo per dirmi che mi vuole bene. Quest’anno persino la zia che non ama cucinare aveva promesso di prepararmi il mio primo preferito. Con la mia famiglia non è servito alcun invito o organizzazione, perché loro non ci hanno pensato due volte e mi hanno fatto arrivare tutto l’amore che potevano, com’è d’uso qui al sud “sotto forma di calorie”! Alla fine il mio compleanno è durato due giorni, ho versato qualche lacrimuccia per la tristezza della circostanza, ma non mi sono mai sentita così tanto amata” Federica.

“Tornato a Trani, dopo diversi anni trascorsi fuori sede per motivi di studio, finalmente quest’anno avrei desiderato festeggiare il giorno del mio compleanno assieme alla mia famiglia ed ovviamente con agli amici. Il desiderio sarebbe stato quello di suddividere la giornata del 23 marzo in due momenti. Il primo da vivere con la famiglia, il pranzo, ed il secondo, la cena, da trascorrere con gli amici. Purtroppo le possibili idee non si sono potute concretizzare, visto tutto quello che a livello mondiale si sta vivendo. Tuttavia un sobrio momento di festa l’ho vissuto. Conclusa la cena, assieme a mamma, papà ed a mio fratello abbiamo gustato un’ottima torta fatta in casa! Successivamente abbiamo visionato un film tipico della commedia all’italiana. Ho vissuto il riscoprire di quanto sia rilassante stare assieme, senza pretendere vicino una presenza numerica di chissà quante persone. Forse in questo tempo di preoccupazioni e di paure verrebbe subito in risalto che io non abbia potuto godere della presenza dei miei tanti familiari e degli altrettanti molteplici amici, ma vi posso assicurare che l’ultimo genetliaco vissuto lo definisco un vero e proprio “compleanno ristretto, ma bello”. Come mai? “Ristretto” perché vissuto alla presenza di pochissimi intimi; “bello” perché trascorso con le persone più care che io abbia al mondo, cioè mio fratello ed a coloro che hanno dato origine alla mia vita stessa quindi i miei genitori! Spero che questa testimonianza possa essere un piccolo briciolo di speranza, in un clima andante sempre più verso il timore e la sfiducia” Alfredo.

“Nella mia vita ho due certezze: il countdown a Natale e per il mio compleanno. Quindi, come ogni anno, anche quest’anno, ben trenta giorni prima, avevo iniziato ad assillare il mio ragazzo. In realtà, non sono solita fare grandi festeggiamenti, ma pranzo e cena di compleanno non possono mai mancare e, se si può, la cosa che amo fare di più è un piccolo viaggetto, anche un semplice week-end fuori, tutto per me. Quindi, da brava viaggiatrice, avevo già programmato tutto,ma i piani quest’anno sono decisamente cambiati! Il Covid-19 ha modificato radicalmente la nostra vita, ci ha costretti a fermarci per amore nostro e delle persone che ci circondano. In ogni caso, il 17 marzo era comunque il mio compleanno, quindi con mascherina e guanti sono uscita a fare la spesa, una spesa decisamente insolita per chi è in quarantena e dovrebbe comprare solo cose necessarie: quasi 1kg di cioccolata, panna, farina, zuccherini colorati. Sono tornata a casa e ho preparato la mia torta, con tanto amore, lo stesso che mi ha circondata per tutto il giorno: grazie ai miei genitori e mio fratello, grazie al mio fidanzato che mi videochiamava ogni due ore cantandomi buon compleanno, alle mie amiche che hanno spento con me e per me le candeline da Bologna e Roma e grazie a tutte le persone che mi seguono su Instagram, dove ho ricevuto più di 300 direct di auguri. È stato meraviglioso, sentirsi amati e importanti anche a distanza. Perché #andràtuttobene e il prossimo anno, potremmo raccontare di questo nostro compleanno un po’ particolare” Roberta.

mercoledì 25 Marzo 2020

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