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Alveare: “I bulli”. La rubrica di Rino Negrogno

La Redazione
Controlli della Polfer in stazione
Poniamoci allora questa domanda: quale utile esempio forniamo noi adulti ai nostri ragazzi per scongiurare che questi assumano dei comportamenti inadeguati? Da genitori, da professori, da professionisti, da politici
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Quale differenza passa tra i bulli che hanno architettato lo scherzo a un loro coetaneo invitandolo a saltare per poi sorprenderlo con uno sgambetto facendolo cadere rovinosamente per terra e procurandogli traumi importanti e quegli altri bulli che hanno rubato la coperta al senzatetto che dormiva nella sala d’attesa della stazione ferroviaria?

Sono certo che siete d’accordo con me, non vi è alcuna differenza.

Ma la domanda più opportuna da porsi sarebbe: quale vantaggio avranno ritenuto di poter conseguire i bulli che hanno fatto uno sgambetto a un loro amico, amico che loro avranno ritenuto certamente uno “sfigato”, tanto per utilizzare un loro deprecabile termine, e quale vantaggio avranno pregustato i bulli che hanno rubato la coperta al senzatetto.

Non è nemmeno questa la domanda da porsi.

Poniamoci allora questa domanda: quale utile esempio forniamo noi adulti ai nostri ragazzi per scongiurare che questi assumano dei comportamenti inadeguati? Da genitori, da professori, da professionisti, da politici.

Quando noi genitori restiamo attoniti riversi sullo schermo di un telefono mentre un figlio ci racconta le sue “insignificanti” avventure, assorti nelle nostre preoccupazioni.

Quando noi professori non ci sforziamo di valorizzare le potenzialità di tutti gli studenti, anche quelli più problematici.

Quando noi professionisti proponiamo un corrispettivo ridotto in caso di mancata emissione della fattura.

Quando noi politici, anziché proporre un programma a vantaggio della comunità, escogitiamo stratagemmi per denigrare l’avversario.

È forse questa la domanda da porsi?

Ma ci sarà una risposta?

Allora poniamocene un’altra di domanda, anzi, chiediamo ai nostri figli di porsela: perché quel ragazzo, ritenuto da tutti uno sfigato, uno a cui è giusto, inevitabile, fargli uno scherzo pericolosissimo, perché è uno sfigato? Perché non veste abiti firmati? Perché non si atteggia come Junior Cally (che solo io interpreto male, canterebbe invece delle canzoni i cui testi non si sarebbe sognato di elaborare nemmeno Kant nella sua critica alla ragion pura)? Perché è di poche parole, riflette prima di parlare, forse riflette troppo e alla fine resta in silenzio.

E la coperta rubata al senza tetto? Da bulli che poi sono tornati a casa, sotto un tetto garantito da genitori ignari. Cari ragazzi bulli ladri di coperte, fate attenzione perché se non studiate, e certamente non studiate, perché se studiaste non vi salterebbe in mente di rubare una coperta a un senzatetto, domani, quando i vostri genitori moriranno, perché moriranno e moriranno disperati, potreste ritrovarvi improvvisamente senza un tetto, con una coperta per ripararvi dal freddo, e qualcuno, imbecille come voi, e in quel momento certamente ve lo ricorderete di quanto foste imbecilli, ruberà la vostra coperta.

Ma tutto questo mio scrivere non ha alcun senso perché chi dovrebbe leggere non leggerà.

Vi porterei con me, dai malati, dai moribondi, da malati terminali che hanno solo un unico desiderio, che qualcuno possa iniettargli un farmaco per non sentire più il loro atroce dolore. Vi porterei in quel mondo dove il vostro bullismo verrebbe annientato, non dall’educazione che non avete ricevuto, ma dall’amore per ogni istante che vi resterebbe, ogni gesto d’amore, ogni carezza data da chi è intorno.

Ma tutto questo non ha senso perché voi, finché non capiterà a un vostro parente, non vivrete tutto questo e potrebbe sembrarvi irrilevante ritrovarvi con un figlio che ruba coperte o fa sgambetti.

Non mi resta che avvertirvi e avvertire i vostri figli.

Anche a Trani abbiamo lo scherzo idiota, che gira in rete, dove fanno saltare una persona e mentre salta gli mettono uno sgambetto facendolo cadere rovinosamente?

Ragazzi fate attenzione!

È uno scherzo che oltre a essere da stupidi è pericolosissimo, la vittima si può ferire seriamente, può subire traumi gravissimi, mentre chi perpetra lo scherzo, per di più filmandolo e pubblicandolo in rete, rischia serie conseguenze legali.

Fate attenzione se qualche idiota vi chiede di saltare mettendosi al vostro fianco, avvisate i vostri genitori.

Alveare 2017

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Alveare 2018

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Alveare 2019

1 Sono felice anch’io – 2 Cesare Battisti – 3 Mi dispiace per il magistrato arrestato – 4 Francesco non era morto – 5 Il Giorno della Memoria. E gli altri morti? I morti vostri 6 Scendi il cane? Bazzecole, a noi non c’interessa dell’Accademia della Crusca 7 Nunzio aveva scritto un libro – 8 Il filosofo Simeone – 9 Il girone dei dannati – 10 Buona festa per cosa – 11 Non serve combattere il razzismo – 12 Le mani di mia sorella – 13 La poesia e il cibo di Verrigni
– 14 La balestra – 15 Il parcheggio dell’ospedale – 16 Perdonatemi e permettetemi un po’ di autocelebrazione – 17 Salvini, pochi libri – 18 La capocciata – 19 La pizza del futuro è cotta al sangue – 20 La sindachite – 21 “Pescaria, Salto dell’acciuga, tavoli di plastica sulla spiaggia libera e Ceralacca” – 22 Stanco delle nostre discussioni da bar su Carola ho interpellato il professore – 23 I biscegliesi sono preoccupati per l’ospedale – 24 L’albero segato – 25 L’ambulanza per Tomasicchio – 26 Perchè non piace la festa dei popoli? – 27 Samara e la noia. Anche a Trani – 28 La salsa – 29 Non insegnate ai bambini – 30 Un caffè per la vita – 31 L’aiuto al suicidio – 32 Greta Thunberg – 33 Sasso su ambulanza. Il sonno della ragione – 34 I poliziotti uccisi – 35 La grattugia – 36 Dolcetto o scherzetto? Fate attenzione soprattutto ai dolcetti – 37 Distanti ma vicini con una canzone – 38 Furti e danneggiamenti nel liceo di Trani – 39 Dall’amministrazione della cosa pubblica agli epiteti denigratori: la politica su Facebook – 40 Ciao, sono un albero. Anni fa ero molto riservato – 41 Senza sbarre – 42 La mia favola di Natale – 43 Il padrino

Alveare 2020

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sabato 22 Febbraio 2020

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