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Gli studenti del Liceo “De Sanctis” protagonisti del “rinascimento” culturale e digitale della città

La Redazione
Il Liceo Classico De Sanctis di Trani
È grazie a progetti come il PON "La scuola per il patrimonio" che i giovani possono avere l'opportunità di confrontarsi con esperti in vari campi del sapere umanistico e scientifico
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Una bella kermesse quella di sabato scorso presso il Polo Museale Fondazione SECA di Trani. Più di 130 studenti del Liceo Classico, Linguistico e Scienze Umane “F. De Sanctis” protagonisti di una festa che ha celebrato il patrimonio culturale della città ed il ruolo dei ragazzi nella sua valorizzazione. “Scuola e DiCultHer insieme per la titolarità culturale degli studenti. Patrimonio culturale, sviluppo territoriale, cittadinanza e digitale” il titolo dell’evento organizzato dal Liceo insieme alla Scuola a rete DiCultHer, con il suo segretario generale Carmine Marinucci ed il coordinatore del polo pugliese Nicola Barbuti. Si è trattato della seconda tappa della rassegna Nova Magna Graecia. L’occasione digitale per la cultura e il Mezzogiorno d’Europa, svoltasi tra Matera, Trani e Catanzaro nel corso della Quarta Edizione della Settimana delle Culture Digitali “Antonio Ruberti”.

Ospiti graditissimi, che hanno contribuito con le loro preziose riflessioni al dibattito sul tema della giornata, magistralmente introdotto dalla dirigente, prof.ssa Grazia Ruggiero, sono stati il sindaco di Trani, Amedeo Bottaro, il presidente della Provincia, Nicola Giorgino, la senatrice Assuntela Messina, l’onorevole Paolo Lattanzio, l’assessore regionale Filippo Caracciolo, il coordinatore del Gruppo Tecnico Turismo Confindustria Puglia, Massimo Salomone.

Sul palco si sono avvicendati, accompagnati dagli esperti e dai tutor, gli studenti che hanno partecipato al progetto PON “La scuola per il patrimonio“, nel corso del quale hanno realizzato fantasmi digitali che guidano i visitatori alla scoperta della città, ricostruzioni tridimensionali di chiese paleocristiane, scheletri e vasi antichi, mappe ed audioguide multimediali di Trani e della Puglia. Alcuni tra questi lavori si sono anche distinti nell’ambito delle sfide di #HackCultura2019, il primo Hackathon per la titolarità culturale, la conoscenza e la presa in carico del patrimonio culturale nazionale, presentato a Matera l’11 e 12 aprile scorsi. I diversi prodotti digitali sono stati illustrati, con competenza, orgoglio ed un pizzico di emozione, dagli stessi studenti, veri protagonisti di queste giornate. A guidarli nei diversi percorsi ci sono stati gli esperti dei 5 moduli del PON: Giuliano De Felice, Valentina Dell’Anno, Carla Russo, Andrea Fratta, Stefania Vania, Annalisa Di Zanni. I docenti Giovanni Capone, Anna Rotunno, Annalisa Di Zanni, Angela di Gregorio, Patrizia Canaletti hanno affiancato gli studenti e gli esperti in qualità di tutor.

Particolarmente originale il modulo “Una mappa di comunità per l’ecomuseo di Trani” della classe 5A Scienze Umane, che ha fatto di questo modulo il proprio percorso di Alternanza Scuola Lavoro.

Con la preziosa collaborazione dell’Auser Trani, le attività hanno coinvolto non solo gli alunni, ma la tutta cittadinanza. Infatti, oltre alla consultazione di numerose fonti storiche, come libri o vecchi articoli del Tranesiere, gli studenti hanno organizzato e gestito anche due assemblee, grazie alle quali hanno potuto raccogliere informazioni dalla viva voce dei cittadini detentori della memoria storica della città. Tutti i beni culturali così scoperti o riscoperti sono confluiti in tre prodotti digitali ideati e creati dai ragazzi, una mappa con Google Map, un’audioguida con Izi.travel, quattro percorsi in realtà aumentata con Metaverse. Queste vere e proprie creazioni digitali sono state presentate l’11 e 12 aprile presso l’istituto “I.I.S Pentasuglia” di Matera, durante la Prima rassegna dei prodotti realizzati sui temi del Digital Cultural Heritage dalle Scuole italiane che hanno aderito ad #HackCultura2019, e successivamente il 13 aprile a Trani.

In questa terza giornata dedicata al rapporto tra scuola, territorio e patrimonio culturale materiale, immateriale e digitale si è molto discusso anche del ruolo attivo che la scuola può svolgere nello sviluppo del territorio e delle competenze trasversali, digitali e di cittadinanza che gli studenti hanno acquisito grazie a questi progetti.

«Cosa avete imparato?», «Cosa vi è piaciuto?» Queste le domande ricorrenti rivolte agli studenti. Le risposte sono state molto positive e partecipate: hanno avuto non solo la possibilità di cimentarsi con nuove piattaforme e software, di accrescere le loro conoscenze e competenze digitali, di scoprire la bellezza e l’importanza del patrimonio culturale, ma hanno anche potuto dare spazio alla loro fantasia nel creare storytelling accattivanti. Infatti, in particolare i ragazzi della 5AS si sono dovuti cimentare nella creazione di vere e proprie storie che dessero voce, attraverso quattro diversi fantasmi digitali, alla Trani “dimenticata”.

È grazie a progetti come il PON “La scuola per il patrimonio” che i giovani possono avere l’opportunità di confrontarsi con esperti in vari campi del sapere umanistico e scientifico, di scoprire e far scoprire ai cittadini e ai turisti luoghi e storie del patrimonio culturale locale, di poter contribuire al rinascimento culturale e digitale del Mezzogiorno, grazie alla loro creatività e alla collaborazione con le «comunità di patrimonio», nello spirito della Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore dell’eredità culturale per la società.

Arianna Casardi, Francesca Cezza, Filomeno Contento, Alessia Moccia (5AS, Liceo“F. De Sanctis”, -Trani)

giovedì 18 Aprile 2019

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