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Pronto soccorso, lo scontro social tra Emiliano e Bottaro

La Redazione
Amedeo Bottaro
Il governatore in un commento al video del sindaco: "Fare manifestazioni contro la chiusura adesso è una presa in giro della cittadinanza e una slealtà nei miei confronti"
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“Caro presidente Emiliano non è mia abitudine fare passeggiate in piazza per fini elettorali. E non è quello che ho fatto domenica mattina. Spiace sentirmelo dire da chi, per 10 anni, ha fatto il sindaco di Bari, peraltro in modo egregio.
Ma io sono il sindaco di questa città e un sindaco ha il dovere di recepire i malumori della gente. Noi non siamo quelli che stanno tradendo un accordo, al contrario siamo quelli che chiedono il rispetto di quell’accordo”. E’ quanto ha dichiarato il sindaco di Trani, Amedeo Bottaro, in un video pubblicato sulla sua pagina Facebook dopo la manifestazione di domenica scorsa, davanti alla villa comunale della città, organizzata spontaneamente da alcuni cittadini per protestare contro la chiusura del pronto soccorso ormai trasformato in punto di primo intervento.

Bottaro era intervenuto alla manifestazione spiegando ai cittadini che avrebbe preteso il rispetto del protocollo sottoscritto nei mesi scorsi con il presidente Michele Emiliano, che prevede nell’ex pronto soccorso la presenza in contemporanea di due equipe. Il governatore pugliese – che proprio ieri ha inaugurato due nuove ‘gamma camere’ nell’unità di Medicina nucleare del ‘Dimiccoli’ di Barletta – rispondendo al commento di una cittadina tranese comparso nella pagina Facebook di Bottaro, ha ricordato che “l’ospedale di Trani è stato chiuso prima che io diventassi presidente” e che “fare manifestazioni contro la chiusura adesso è una presa in giro della cittadinanza e una slealtà nei miei confronti che sto provando a restituire a Trani i servizi sanitari necessari. Sono basito dall’ipocrisia che vedi e che sento”.

“Noi chiediamo il rispetto di tutto quanto è stabilito – ha ribadito Bottaro – per garantire un sistema di emergenza urgenza degno di una città come Trani, città co-capoluogo, che in estate arriva a contare 100mila abitanti. In quell’accordo c’e’ esattamente questo, chiediamo il rispetto di quell’accordo, non abbiamo intenzione di fare nessun passo indietro. Quello che noi chiediamo – ha concluso – è la tutela del diritto alla salute in una città che merita rispetto”.

martedì 19 Febbraio 2019

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