Attualità

Trani ha giovani custodi del mare: cinque volontari ripuliscono un tratto di costa

Vincenzo Avveniente
I giovani all'opera
Accendini, confezioni datate oltre dieci anni fa e sporcizia di ogni genere: ben sette i bustoni riempiti
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La domenica mattinanè un momento molto particolare della settimana perché spesso si ha lanpossibilità di dedicare del tempo per qualcosa che durante i restanti seingiorni ci sfugge. La domenica può solitamente essere il giorno della Messancattolica e della passeggiata di famiglia sotto il Sole, piuttosto chenl’occasione per fare jogging o visitare amici e parenti che nonns’incontrano mai. È quel momento che ognuno spende come vuole, come desidera.

Nella mattinata dindomenica scorsa – 27 gennaio – un gruppo di cinque ragazzi, tranesi e non solo, hanscelto di dedicare un paio d’ore del proprio tempo nel ripulire un piccolontratto di costa del lungomare Cristoforo Colombo di Trani. Parliamo del tratto di spiaggia piena di ciottoli conosciuta come “Scoglio di frisio”, sottostante un chiosco-bar. I giovani hanno coltonl’occasione per non sfuggire all’interesse verso l’ambiente ed impiegare ilnproprio tempo libero a favore del mare, della città, di un minuscolo spazio delnmondo che occupiamo e viviamo.

Accendini, scarpe,nsolette, pacchi di caramelle e dolciumi vari, pezzi di bambole, retine dinplastica, siringhe, profilattici, lattine, posate, bicchieri, polistirolo,ncosmetici, bottiglie di ogni genere e confezioni con scadenza 2005: ènl’incensurabile elenco di tutto ciò che i giovani, volontariamente, hannonraccolto fra i ciottoli e di gettare nelle sette buste verdinriempite. Non parliamo di regali offertici dalla natura e giunti sulla nostranriva magicamente, bensì di quegli oggetti che proprio chi ha frequentato quelntratto di costa ha deciso di abbandonare. Immaginate dinfare un tuffo nell’acqua e ritrovarvi a nuotare a fianco della stessanconfezione di caramelle che ieri non serviva più qualcuno che poi ha deciso dinregalarla alle onde.

Non avranno salvatonil pianeta da tutti i suoi problemi, certo. Però questi ragazzi hanno toccatoncon mano l’ignoranza dell’uomo di fronte ad uno dei quadri ambientali piùncritici di sempre nel mondo. Anche le politiche internazionali sono innmovimento per la risoluzione della causa: nel mese di dicembre del 2018ninfatti, il Parlamento ed il Consiglio europeo ha approvato due accordinprovvisori di direttiva sugli impianti portuali di raccolta dei rifiuti dellennavi e sulle plastiche monouso. I due testi, che devono essere approvati in viandefinitiva nel 2019 per un’entrata in vigore nel 2021, contengono importantinprogressi per la riduzione della produzione di rifiuti plastici e la lottanall’inquinamento da plastica in mare.

Non è la prima voltanche il gruppo si ritrova per ripulire un tratto di spiaggia, ci rivelano inragazzi, ed il pensiero di curare il nostro mare, le acque di tutti, si èntrasformato in un nobile gesto che merita risonanza e positivo contagio. Ecconil pensiero di Andrea, uno dei ragazzi del gruppo: “Il mio proposito pernil 2019 è quello di ridurre la mia impronta ecologica sul pianeta. Di limitarenl’uso di plastica e di essere più consapevole del mondo in cui viviamo. Innpoche ore stamattina abbiamo riempito 7 bustoni pieni di plastica depositatansolo sui dieci metri della spiaggia dove solitamente andiamo a surfare. Ma innrealtà ce n’è ancora moltissima. Possiamo e dobbiamo far qualcosa pernl’inquinamento dovuto alla plastica. È un nostro dovere nei confronti dellanterra!”.

martedì 29 Gennaio 2019

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