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I primi quarant’anni della comunità “Spirito Santo”: ieri la cerimonia finale con mons. D’Ascenzo

Vincenzo Avveniente
Don Mimmo Gramegna e Don Mimmo Capone
Una stele di pietra commemorativa è stata inaugurata in corso Don Sturzo, nei pressi dei locali dove ha avuto luogo la prima sede parrocchiale
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Si è conclusa ieri, nell’esatta data di ricorrenza, la tre giorni di festeggiamenti della Parrocchia Spirito Santo in onore del quarantesimo anno trascorso dalla sua istituzione. Nel primo giorno, sabato 13 ottobre, la comunità ha avuto modo di assistere alla catechesi tenuta da Don Angelo Garofalo, Docente di Antico Testamento ed Ebraico Biblico presso la Facoltà Teologica Bari, sull’importanza del ‘fare memoria e rendere grazie’. La giornata di domenica 14 ottobre è stata invece dedicata al mandato pastorale dei catechisti educatori ed alla Festa del Ciao, sigillo gioioso sull’inizio del percorso catechistico. Il concerto serale titolato ‘Prepare the way’ ed intonato dal coro parrocchiale, seguito dal Maestro Gianpiero Grilli, ha poi chiuso in modo sublime una ricca giornata vissuta all’insegna dell’entusiasmo.

Ieri, in data 15 ottobre ed a quarant’anni di distanza dal lontano 1978, una grande folla di fedeli ha presenziato nel luogo dove la storia della Parrocchia Spirito Santo ha avuto inizio, al civico 39 di corso Don Luigi Sturzo. Per tracciare un segno evidente e duraturo, proprio in quel preciso punto la comunità ha deciso di affiggere una stele di pietra riportante una scritta in memoria dei primi anni di vita comunitaria, vissuti all’interno di quella sede dal 16 luglio 1980 fino al 27 giugno 1997, giorno antecedente la dedicazione del tempio di Via Tolomeo.

L’inaugurazione della targa è avvenuta in presenza di mons. Leonardo D’Ascenzo, del vicario Don Peppino Pavone e dei sacerdoti della parrocchia Spirito Santo. Pochi istanti prima dello scoprimento del velo la parola è passata ad un parrocchiano che, in una lettera di sentito ringraziamento e devoto affetto, ha evidenziato: “Si dice che lo Spirito Santo sia una presenza silenziosa all’interno della esistenza di un uomo, bisogna anche dire però che lo Spirito Santo che vive all’interno del quartiere Pozzo Piano è tutt’altro che una presenza silenziosa: questo è forse comune denominatore tra passato e presente”. Nel corteo che ha condotto i presenti dal civico 39 di corso Sturzo fino al tempio, il gruppo musicale di Trani Tradizioni ha animato il percorso a suon di tamburi e giochi di luci, sempre sotto l’attenta sorveglianza e l’efficiente ausilio dei volontari di Trani Soccorso.

Nel corso di questi ultimi quarant’anni sono stati quattro gli Arcivescovi che si sono susseguiti alla guida della Diocesi: mons. Cassati, mons. Carata, mons. Pichierri e, per ultimo, l’attuale mons. D’Ascenzo. Proprio il vescovo Leonardo, in comunione con gran parte dei sacerdoti che tra presente e passato hanno guidato la comunità, ha celebrato la Santa Messa di ringraziamento. In apertura di celebrazione il parroco Don Mimmo Gramegna ha sottolineato: “Io oggi presto la mia voce, ma la festa è di tutti noi, della comunità: vogliamo ritornare alle origini perchè ricordare ci aiuta a ringraziare e ripartire.”

“Quarant’anni fa, il 15 ottobre del 1978, il parroco dello Spirito Santo era Don Mimmo (Capone, ndr) ed oggi, nel 2018, il parroco dello Spirito Santo è Don Mimmo (Gramegna, ndr): apparentemente non sembra cambiato nulla, ma per il simbolismo biblico è passato un tempo significativo, completo, per cui serve ringraziare” esordisce ironicamente il Mons. D’Ascenzo durante la celebrazione. Proseguendo, nella professione dell’omelia, l’Arcivescovo comunica: “Auguro a questa comunità parrocchiale di continuare il proprio cammino, seguendo l’esempio della famiglia dei discepoli di Gesù che sa crescere, si vuole bene, accoglie ed è fatta di persone che parlano bene”.

Al termine della celebrazione, come ogni “compleanno” che si rispetti, c’è stato il simbolico taglio della torta contornato dallo scoppio di fuochi d’artificio che hanno chiuso i festeggiamenti. A quarant’anni di distanza dall’affidamento di mons. Carrata nelle mani Don Mimmo Capone, primo parroco della storia parrocchiale ed attualmente parroco emerito, la comunità dello Spirito Santo dimostra ancora di avere un forte cuore pulsante. Riprendendo le parole di Don Mimmo Gramegna: “La comunità non sono le pietre, ma siamo tutti noi. Auguri Parrocchia Spirito!”.

martedì 16 Ottobre 2018

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