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Lodi, la questione mensa colpisce anche Trani. Negrogno avvia raccolta: 250 euro in un giorno

La Redazione
Mensa a scuola
Da quest'anno nelle scuole di Lodi i genitori nati fuori dall'Unione Europea devono garantire un documento che attesti la loro nullatenenza nel paese d'origine, altrimenti vengono inclusi nella fascia più alta
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La scorsa estate 2017, nel capoluogo di provincia lombardo, a Lodi, la sindaca firmò una delibera che modificava le regole per beneficiare delle tariffe agevolate per la mensa scolastica e l’autobus. Fino a quel momento bastava presentare l’Isee mentre per l’anno 2018-2019 i genitori nati all’esterno dell’Ue avrebbero dovuto presentare un ulteriore certificazione per attestare nullatenenza nel paese di origine, anche se tutti i bambini coinvolti fossero nati in Italia. Alcuni sono riusciti ad ottenerla, per altri è stato complesso ed impossibile ma intanto il tempo passava e la scuola è iniziata, così come il servizio mensa e trasporto.

Senza documento la mensa ha il costo di 5 euro a pasto ed il trasporto 210 euro trimestrali. Una situazione che ha portato in maniera fisiologica all’esclusione di centinaia di bambini dai servizi. Due scuole hanno permesso ai bambini di portarsi il cibo da casa e mangiare in aule separate dalla mensa. Il caso è finito sulle pagine dei giornali di tutta Italia ed ha attirato l’attenzione del Coordinamento Uguali Doveri che ha raccolto 60mila euro per coprire il servizio per tutti i bambini.

Anche da Trani si è cercato di fare qualcosa. Rino Negrogno ha avviato una raccolta fondi su Facebook, per la quale in 24 ore è riuscito a raccogliere 250 euro: “Desidero raccogliere fondi da inviare a Lodi in favore dei bimbi extracomunitari esclusi dalla mensa scolastica dagli amici di Salvini. Ovviamente documenterò ogni cosa. Primo Levi diceva: È avvenuto, quindi può accadere di nuovo”. Per donare basta cliccare qui. Nonostante sia già stata raggiunta la cifra utile per garantire il servizio, Rino fa sapere che troverà il modo per far arrivare questi soldi a Lodi per garantire anche solo un trimestre di trasporto ad un bambino che non può permetterselo o, se non dovessero accettare donazioni, si impegnerà a trovare situazioni simili per utilizzare questi fondi.

Intanto nelle ultime ore è arrivato il commento di Salvini: “Termini come razzismo o apartheid sono così gravi che non vanno maneggiati a sproposito. Il Pd, dopo aver vaneggiato di nazifascismo in campagna elettorale, ora delira per quanto accade a Lodi e Riace. Nella città lombarda, la brava Sara Casanova non ha chiuso la mensa scolastica agli immigrati, ma il Comune darà agevolazioni solo a chi ne ha realmente diritto”.

lunedì 15 Ottobre 2018

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